Sopra potete ammirare il nostro capolavoro. Devo ammetterlo, non è stato facile, ma adesso possiamo esserne pienamente soddisfatti. Ci sono dietro secoli di duro lavoro e di strumenti di controllo veramente inimmaginabili a persone esterne al potere illuminato. Ma andiamo con ordine.
1) COME ABBIAMO VANIFICATO IL DIRITTO DI VOTO
Dopo l'ottima annata del nostro Mario Monti, avevamo bisogno di resistere alle nuove elezioni.
La parte più interessante ma, forse, non quella più difficile, è consistita nel garantire un sostanziale paraggio tra i diversi partiti. Perché è l'instabilità che conferisce lo spazio per le manovre dei Poteri Forti.
E così, la nostra legge elettorale messa a punto dall'iscritto Bilderberg n.374001 ci ha regalato già un buon punto di partenza. La chiamano "porcellum" ma siamo stati noi a scriverla, Calderoli non ne sa niente di questa storia.
Per ottenere la parità abbiamo dovuto suddividere la popolazione italiana in quattro gruppi con quattro chip sottocutanei differenti.
Per l'installazione abbiamo inserito il dispositivo in un (apparentemente) normalissimo prodotto per capelli chiamato Bilde-shampoo. Infatti, se notate, tutte le aziende di prodotti di bellezza non sono altro che nostre articolazioni.
Il Bilde-chip si impianta sottopelle e invia impulsi al cervello per "dettare" il voto. In parti uguali sono stati assegnati Bilde-chip PDL e Bilde-chip PDmenoL. Per far votare Scelta Civica ci siamo serviti di loden telecomandati, una tecnologia molto più datata che eravamo soliti usare ai tempi della guerra fredda (che è stata una nostra divertentissima messa in scena, come ben sapete). Infine, a un tot d'italiani è stato inserito l'Astension-chip, in grado d'imprimere una totale delusione che impedisce di recarsi alle urne. In effetti, si tratta del chip più semplice da costruire. C'era anche un quarto della popolazione votante che abbiamo programmato per essere troppo sveglia per prendere ordini telematicamente da noi. Tutti elettori Cinque Stelle. Così imprevisti e sgraditi, che li avevamo brevettati negli anni settanta, in attesa d'impiegarli.
Come programmato, nessuno vince le elezioni.
Avevamo persino previsto e voluto un distacco tra le prime proiezioni dopo il voto (che vedevano un 5% di vantaggio del centrosinistra) e il dato reale (ben meno roseo per Bersani e compagni), solo per divertirci da matti nel vedere la delusione scavata nei volti dei compagni. Roba che nemmeno il proscioglimento di Dell'Utri...
Pierluigi Bersani fa finta di chiedere ai Cinquestelle l'appoggio per un governo "di cambiamento". Però era tutta un finta. Il PD aveva già saputo da Bilderberg che doveva fare una figura di merda nel corteggiare per un mese i grillini e prendersi due o tre porte in faccia al giorno (2+3+Un giorno= 6 che è un numero massonico, ndr).
Quella famosa videoconferenza streaming dell'incontro Bersani-Crimi-Lombardi è stata realizzata con due manichini da un nostro amico grafico che solitamente si occupa di realtà virtuale, Matrix, controllo climatico e di Raffaella Carrà.
La verità è che il PD aveva già programmato di gettare a mare il Movimento 5 Stelle, per tirar fuori dal cassetto l'accordo col PDpiùElle, i cui estensori siamo logicamente noi del Bilderberg.
Noi siamo famosi per la nostra capacità di seminare zizzania. Abbiamo persino messo in giro fior fior di appelli di intellettuali del PD che facevano finta si spingere per la fiducia del M5S. Tutti pacchi. Io stesso, in quei giorni, giravo con una trentina di identità false sul sito di Beppe Grillo per chiedergli con tutta la mia forza di far votare la fiducia al PD. Lui, prendendo una cantonata incredibile, diceva che i miei e tutti gli altri fake erano mandati da Bersani. Magari. Noi lavoriamo per Bilderberg in persona, Bersani è solo una pedina. Quest'ultimo doveva solo far finta di voler fare un governo di cambiamento, i fake dovevano far finta di provare a convincere Grillo, che a sua volta doveva far finta che tutti gli appelli provenissero dal PD, nascondendo a tutti che dietro c'era la mano invisibile degli illuminati. Un piano diabolico, dovete ammetterlo.
Nella vera scena, brillantemente sostituita dal Bilde-ologramma, Bersani prende i portavoce-megafoni del popolo sovrano e li minaccia con una pistola-spara-liquido-velenoso capace di trasformare chiunque in Kasta. A quel punto, i portavoce-megafono riescono a difendersi utilizzando, come scudo umano, il povero cittadino Mastrangeli che, di conseguenza, si trasforma in una pericolosissima Kasta. Sicché, il Movimento è stato costretto a dimetterlo dalla sua carica di cittadino. Adesso è un apolide in attesa del giudizio del popolo sovrano del web. A breve sapremo se può restare un essere vivente o se deve dimettersi con un colpo in testa.
Il governo non si forma. Tutto secondo i nostri piani. Il PD
si contorce su sé stesso, accumulando figure di merda, tutte rigorosamente programmate con Bilderberg. I democratici sono geniali nel farle sembrare tutte molto spontanee.
2) COME ABBIAMO FATTO RIELEGGERE GIORGIO NAPOLITANO
Noi volevamo che restasse in carica Giorgi
o Napolitano perché ci piace tantissimo. Già dirigente PCI, poi PDS (come RO-DO-TA'), comunista da sempre fedele alla linea dell'URSS, anche quando giustamente quest'ultimo si è macchiato di crimini gravissimi contro l'umanità. Il tipo di personaggio a cui Bilderberg affida la sua casa quando va in vacanza o a cui affida una nazione.
Napolitano è uno che nomina i presidenti del consiglio senza che siano mai stati scelti dalla gente e fa il lavaggio del cervello alle persone per far dimenticare a tutti che quel suo potere di nomina è espressamente previsto dalla Costituzione ("la più bella del mondo") e lo sarà finché non viene riformata (ma "la Costituzione non si tocca!").
Pertanto, abbiamo messo in piedi un teatrino niente male. Innanzitutto, abbiamo fatto fallire le prime quirinarie fatte sul sito di Beppe Grillo. Stava vincendo Sandrone Pertini. Contro di lui, tornato appositamente dal mondo dei morti, sarebbe stato inutile qualsiasi sguinzagliamento dei Poteri Forti.
A mali estremi, per un attacco informatico, c'è il Bilder-virus.
Alle seconde quirinarie, qualcuno ha capito che riportare in vita Sandro Pertini sarebbe stato difficile, per via delle lobby farmaceutiche che ostacolano cose tipo la rinascita a mezzo sfere del drago.
Ecco che si piazzano sul podio Milena Gabanelli (che già in passato abbiamo utilizzato per far fuori Antonio Di Pietro con notizie di seconda mano che il nostro Filippo Facci snocciolava da vent'anni) e Gino Strada. Due persone molto per bene, chippabili senza problemi. Però a noi piace Napolitano, ha una sensualità che è difficile trovare altrove.
Abbiamo inserito per endovena, nel sangue di Gino Strada e Milena Gabanelli, un kg e mezzo di cozze crude. Questi, di conseguenza, naufragati tra la tazza del cesso e il bidet non potevano prendere impegni per il Quirinale. Sistemati loro due sul pianeta Colera, era necessario accoppare il terzo classificato con ben quattromilaequalcosa voti, Stefano RO-DO-TA'. Ma la nostra operazione contro di lui si è rivelata molto articolata. Volevamo portarcelo a spasso fino a farlo diventare una specie di tormentone. Perché ci piace la delusione cocente.
Abbiamo fatto impallinare prima Franco Marini (fondatore del PD, ma odiato dal popolo del PD che, in piazza, per la rabbia, brucia le tessere del partito scadute da tre anni -era ora di buttarla via, ma avremmo gradito una modalità più rispettosa verso l'ambiente).
Il giorno successivo, facciamo il nome dello spiritista Romano Prodi (altro fondatore del PD) per bruciare pure lui che, nel frattempo, si era messo d'accordo con noi, visto che è stato ospite graditissimo del club Bilderberg per via delle sue arcinote arti divinatorie.
Mentre il PD, secondo precisi piani, si ammutinava due o tre volte, con scenate isteriche e minacce di scissioni e defezioni (che saranno valutate dall'Academy ai fini dell'Oscar per il miglior attore non protagonista), tra le dimissioni della presidenza e della segreteria dello stesso PD (fissate con noi sei mesi fa), i grillini facevano solo e soltanto il nome di RO-DO-TA'. Tutto secondo i piani.
A causa di un Bilder-gas da noi appositamente rilasciato attraverso irrorazioni chimiche di routine, i cervelli dei grillini iniziano a perdere tutte le nozioni di diritto costituzionale e di storia di cui, precedentemente, erano stracolmi. In questo modo i Cinquestelle dimenticano che:
1) Napolitano è comunista come loro, da molto prima che loro nascessero.
2) Il Presidente della Repubblica non può rifiutarsi di promulgare le leggi secondo un suo "gusto", ma può solo rinviarle una sola volta nel caso in cui contrastino con la Costituzione. In nessun caso, comunque, il Presidente della Repubblica risponde delle leggi che firma.
3) Il Presidente della Repubblica deve garantire l'unità dello Stato e non la preminenza di una parte politica contro un'altra parte risultata sconfitta alle elezioni.
4) Il Presidente della Repubblica non dà impulsi all'esecutivo e non esprime un indirizzo politico ma rappresenta "solo" una garanzia costituzionale (alla costituzione "più bella del mondo").
5) Se è vero che non è possibile eleggere direttamente il capo dello Stato è evidente che la sua elezione dev'essere frutto di una intesa tra le forze politiche e che, di conseguenza, queste ultime devono partecipare ad un'opera di mediazione utile a trovare un nome su cui trovare una convergenza. Tanto appare ancora più chiaro quando manca una netta demarcazione tra vincitori e vinti alla luce delle elezioni. In questo senso, gli elettori del capo dello stato, in seduta plenaria, devono essere disposti al negoziato e alla ponderazione di ogni nome. Non possono limitarsi ad essere gli acritici "portavoce" di un sondaggio fatto su internet (peraltro votato da un numero risibile di persone).
In breve, secondo copione, diamo il nullaosta ai franchi tiratori chippati e telecomandati. Tutti votano il nostro Giorgio Napolitano (alla sesta chiama, numero massonico, ndr) e riusciamo abilmente a mettere fuorigioco i cittadini Cinque Stelle, che continuano a scandire RO-DO-TA' (tre sillabe, numero massonico, ndr).
Napolitano viene riletto. Noi stappiamo una bottiglia di Bilder-champagne pregiato.
3) COME ABBIAMO MESSO UN NOSTRO UOMO AL GOVERNO
Dopo un paio di giorni d'intenso lavoro, finalmente, si delinea il nostro brillante piano: i cittadini grillini, da noi gestiti con un Bilder-chip apposito, non ne vogliono sapere di trovare accordi di governo, a maggior ragione adesso che non è stato eletto presidente RO-DO-TA' (ecco perché ci tenevamo ad illuderli che questi potesse diventare Presidente).
Grazie a questo testardo quanto eterodiretto ostruzionismo dei grillini, l'accordo tra PDmenoL e PDpiùL matura facilmente, tra l'altro, su una bozza da noi preparata poco più di sei mesi fa (numero massonico, ndr).
Una telefonata ad Enrico Letta, un altro membro del club Bilderberg, ed il gioco è fatto: lui accetta, va da Giorgio e presenta la sua lista dei ministri, scritta su un Bilder-blocco appunti impaginato con la stessa carta dell'Agendamonti.
Due o tre tecnici, tra i quali un banchiere (che è massone per definizione, ndr), qualche pidiellino (piduista per definizione, ndr) e qualche democraticomenoelle, senza contare la tipa di colore, che vuol far conquistare l'Italia dagli invasori bilderberghiani. Poi c'è la sionista Emma Bonino, che con Bilderberg pranza ogni domenica. Bilderberg se ne va pazzo per le braciole di cavallo.
Coi nomi dei sottosegretari è tutto più chiaro. La Biancofiore è naturalmente massonica, si pensi alla loggia dei Rosa Croce a cui rimanda col suo cognome (Bianco + Fiore).
4) LA STRATEGIA DELLA TENSIONE
Il giorno stesso del giuramento dei ministri, pensiamo bene d'organizzare un altro scherzone. Una cosa simpatica, un battesimo di sangue (effetti speciali, ndr) per il nostro adepto Letta. Chiamiamo gli stessi sceneggiatori del lancio del Duomo di Milano (garanzia di qualità). Loro pensano a tutto. Reclutare un attore (PREVITImenoV, simbolo piduista massonico, ndr) è stato facile, la parte difficile è quella delle lunghe simulazioni del ferimento delle vittime.
Nel complesso, tutto è andato per il verso giusto, i nostri attori-carabinieri hanno sfoggiato delle performance che resteranno negli annali. Seconde solo alla finta gente che fingeva di buttarsi dalle finte torri gemelle avvolte da finte fiamme. Tutta la questione della sparatoria serviva essenzialmente a:
a) distogliere tutti dal fatto che, al passaggio di consegne tra Monti e Letta c'era anche Bilderberg con un Martini in mano (con oliva, che ricorda vagamente un occhio, chiaramente un simbolo degli Illuminati, ndr).
b) far approvare subito alcune leggi, secondo copione della "strategia della tensione", per limitare la libertà d'espressione delle persone e rendere obbligatoria in ogni casa l'installazione di un Bilderberg. Trattasi di leggi così subdole, che nessuno sa che esistono e ci si ritrova a casa un Bilderberg senza saperlo, ma si è costretti a pagarlo a caro prezzo.
5) LA SHOCK ECONOMY
In tutta Italia e in tutta Webbolandia si sono moltiplicate finte iniziative di solidarietà a Preiti il pistolero. Sui muri, sulle bacheche, negli slogan, ovunque. Diversamente da come sembra, gli autori delle scritte siamo proprio noi del Bilderberg. Perché ci teniamo ad incrementare lo shock, lo sgomento, la tensione. Per poter ottenere più leggi in nostro favore e maggior repressione contro i dissenzienti.
Ogni tanto ci aiutiamo con qualche finto terremoto, con cataclismi inscenati a caso, uragani e incendi, attacchi di dissenteria collettiva, il nuovo disco dei Daft Punk, sconfitte del Milan. La Harp è attiva 24 ore su 24.
Solo con lo shock collettivo si possono ottener misure economiche come privatizzazioni, liberalizzazioni e tagli alla spesa (al contrario, la Gente vuole solo Lapa
trimoniale).
Insomma, tutte misure tipiche di quello che è stato il Governomonti. Soprattutto, solo con lo shock collettivo si può pensare che il Governomonti abbia fatto queste cose. Ma a questo servono i nostri chip sottocutanei.
Traendo le fila del discorso, il pericolo terrorismo non c'è. La gente (con la G minuscola) che minaccia o semina odio via internet è pagata da noi e serve a giustificare le reazioni liberticide dei governanti, con le loro leggi subdole. La crisi non c'è, se non come trovata della Shock economy per spingere i governi a fare le bilderbergate che noi tutti conosciamo, tipo l'IMU che non è una patrimoniale ma una pericolosissima privatizzazione. La disperazione non esiste, serve solo per far finta di giustificare finti attentati che fingono di reagire a una crisi che è tutta finzione.
666) I DIRITTI PER I BILDERBERGHIANI
Come potete immaginare, Laura Boldrini non esula dal nostro disegno totalizzante.
Tutti sanno che lei è stata funzionaria ONU. Ebbene, le Nazioni Unite sono il principale dei tentacoli di Bilderberg, come l'UE, la NATO e la squadra azzurra di Miguel Bosé ad Amici di Maria De Filippi.
La Boldrini, come sapete, ha passato la vita a battersi per i diritti dei Bilderberg. Noi, tramite i nostri Poteri Forti, che hanno inscenato a suo danno una serie di attacchi scurrili e burini a suo danno, volevamo fare di lei una martire. Alcuni Bilder-militanti (in realtà potentissimi hacker travestiti da Gente) l'hanno presa di mira. Ovviamente è tutto uno scherzone.
Il nostro scopo è quello di sempre: far approvare una legge contro chi parla male di Bilderberg. E'anche probabile che sull'onda emotiva verrà approvata una legge che rende possibili i matrimoni tra massoni e Gente, allo scopo di far proliferare la Kasta di Bilderberg.
Vi chiedete come mai sto confessando tutto questo? Semplice. Perché voi adesso penserete che è tutto uno scherzo o inutile ironia. Avevamo previsto anche questo.