sabato 11 maggio 2013

Il lancio dell'acido


Un fantasma s'aggira per l'Italia ed è prossimo a diventare il tormentone dell'estate 2013. Non parliamo de lacrisi, non parliamo del grande e promettente ritorno del baratto, del girl sharing o di qualche nuovo talento musicale scoperto da niente popò di meno che Raffaella Carrà. Parliamo della vergognosa quanto ormai temutissima pratica del lanciare l'acido addosso ai propri ex ragazzi, ragazzi mancati, ragazze sbagliate, omosessuali dichiarati e casualissimi signori Nessuno.

Che poi di acido, spesso, nemmeno si muore. Si resta gravissimamente lesi. Senza qualche organo o senza volto. Cose che, se ti mancano, o diventi RoboCop o te lo sogni d'andare in tv. O forse sbaglio? 

Poche chiacchiere, il lancio dell'acido si è imposto prepotentemente al centro del dibattito giornalistico fino, addirittura, a scalzare il femminicidio, l'omofobia, lebbanche, il nuovo disco dei Depeche Mode, la dieta della tisana al finocchio e la dieta della pizza, candidandosi ad essere la nuova hit televisiva nonché il punto focale di nuovi eccezionalissimi ed urgentissimi interventi del legislatore penale "d'emergenza". 

Come la lampada 606 Beghelli, il legislatore si accende e va in allarme quando l'asticella del panico collettivo supera il livello di guardia (indicato con precisione dall'altezza dell'anellazzo di Barbara D'Urso). E' tutto pronto, i nostri attenti sociologi, esperti di pallone, scollature, tacchi dodici, shatush e gravidanze delle star stanno per collaudare una nuova fattispecie criminosa, possibilmente impreziosita da qualche aggravante, ad esempio nel caso in cui l'inacidito dovesse essere una femmina femminicidiabile

Per l'occasione, in Parlamento, saranno costretti a mettere da parte importanti disegni di legge sulle sigarette elettroniche, sull'ufficialità della lingua "segnante" utilizzata dai sordomuti e sulla trama dei cubetti nella vera granita siciliana. 

La grattamarianna è vera granita? Il limone dev'essere spremuto dal vivo o si possono utilizzare preparati confezionati? Il ghiaccio dev'essere tritato solo con la classica lamina d'acciaio o è possibile aiutarsi con marchingegni elettronici? Lo spessore dei grani potrebbe risentirne, la loro tipica forma poliedrica irregolare potrebbe levigarsi fino a ridursi ad una cremina tutta zucchero e preparato che sa di Mastro Lindo. Il legislatore deve intervenire, ma solo dopo aver provato a raddrizzare gli acidificatori italiani.

Finché la nobile arte dello sfigurare il volto di qualcuno era appannaggio dei musulmani e della loro cultura millenaria fatta di tessuti pregiati, veli, spezie rigeneranti, lapidazioni, danze sexy, teste mozzate e acido in faccia, andava tutto bene. Tutto rientrava nel folklore, negli usi e costumi intangibili di un grande popolo portatore di grandi barbe. 

Gli acidi, alla fine degli anni sessanta, facevano venir fuori grandissime canzoni. Il limite, tuttavia, era quello del fermarsi all'assunzione dell'acido giusto. Contrariamente, non avremmo avuto i Pink Floyd, Jefferson Airplane,13th Floor Elevators, Jimi Hendrix Experience, Velvet Underground e via dicendo. Oddio, certi cantautori, a furia di darci dentro, hanno perso ogni barlume di ragione e si sono avvicinati all'Islam. Qualcuno, come Cat Stevens, ha coltivato una bella barba, Joni Mitchell è rimasta la più grande di tutti, ma nessuno di loro, dopo la conversione, ha lanciato l'acido addosso a qualche critico musicale intollerante o al pubblico che vuole sentire i soliti classici vecchi di quarant'anni. Certe cose come gli acidi, chi ha vissuto quegli anni d'oro, non è solito sprecarle.

Dopo questo post di serio impegno civile, consentitemi una battuta di spirito per sdrammatizzare con una chiosa finale. Tutta questa storia impressiona perché gli acidi di cui si parla sono tranquillamente in commercio (per altri scopi) ovunque. Non si tratta, quindi, di vere e proprie armi. Il problema sta nel fatto che non ci si capacita di come sia banale e facile far del male a qualcuno, senza che sia neppure necessario mettere in commercio delle armi da fuoco come fossero patatine. Una evidenza del genere corrode qualsiasi teorema anti-americano riguardante il presunto pericolo derivante dal diritto a possedere armi, sancito dalla Costituzione statunitense.  Ecco perché diventa fondamentale spostare l'attenzione delle persone dall'arma impropria all'assurdità del gesto come se fosse un fenomeno "sui generis". Solo a questo è funzionale la qualificazione come "emergenziale" di qualsiasi problema legato a fenomeni che mettono in pericolo la pubblica incolumità e che non siano inscrivibili nel filone delle armi da fuoco o in altri settori "ideologizzati" (come quello delle cosiddette morti bianche). Il pericolo, secondo il pensiero unico statalista, risiede essenzialmente nell'arma vera e propria, tutte le altre cose che ci circondano sono neutre ed inoffensive: da esse non c'è motivo di difendersi. Pertanto, se qualcosa dovesse sfuggire dal controllo dell'ordine costituito, si tratta senza dubbio di un fenomeno del tutto straordinario che dev'essere affrontato e sgominato con uno speciale impegno delle autorità e del legislatore. 

giovedì 9 maggio 2013

Piani B, se B non va in carcere


Oggi, dopo i litri di spumante stappato solo ieri, uno spettro si aggira tra il popolo marrone. Un dubbio angosciante.


E se Abberlusconi non dovesse andare in carcere che famo?

Ve lo dico io, subito subito. Il Caimano non va in carcere. E non per una legge che ha preparato per sé stesso. O meglio, c'è anche la sua sapiente manina ma, pure prima della sua legge, lui oggi sarebbe stato comunque oltre l'età massima per scontare la pena detentiva in carcere.

Ora, capisco bene che le notizie come questa possono mandare in malora i sogni ed i progetti di una vita. Ecco perché ho provato a fare un elenco di "Piani B" per i tanti che finora non aspettavano altro che l'ingabbiamento definitivo del nemico pubblico, il Sig. B.

1. Iscriviti ad un corso di pittura. Pare che l'idea della tela bianca e della tavolozza piena di colori riescano a dare un senso d'equilibrio e di relax difficili da ricavare in altro modo. Evita il marrone, evocherebbe brutti ricordi.

2. Iscriviti ad un corso di zumba. Pare che il ritmo e il sudore siano una mano santa contro le ossessioni giustizialiste. 

3. Adotta un cucciolo. Poi puoi darlo in affitto ai futuri canditati e guadagnare dell'ipocrisia altrui, la fonte più sicura di reddito. Garantito al cento per cento, anzi, all'otto per mille.

4. Iscriviti ad un corso di balli latinoamericani. Si inizia con le danze, si finisce col mito dei narcos, con comportamenti da gangster e l'accento del Papa. Poi Berlusca ti sembra un pivello.

5. Convertiti al cattolicesimo solo per sembrare più bastardo. Poi, prendi atto che il nuovo Papa é un tenerone e riconvertiti all'Islam, salvo poi fare invettive contro gli africani (come te). Se proprio vuoi fare il troll, lascia stare le religioni e datti alla cucina (punto n. 6).

6. Iscriviti ad un corso di cucina. Poi magari diventi uno chef e puoi permetterti di sbraitare e fare il porco rabbioso in tv. Però, sta volta, non per dare addosso ad un nemico politico, per via dei suoi processi dei quali sai poco o nulla, ma per far valere le ragioni della vera pasta sfoglia emiliana, della quale, in compenso, saprai tutto quel che serve sapere.

7. Acquista un iPhone e diventa un maniaco della fotografia. Instagram sarà la tua ragione di vita. Non ci sarà parte della tua giornata non documentabile attraverso filtratissime  foto e non descrivibile in maniera analitica mediante  #paginate  #e  #paginate  #di  #tag. Se, però, nel fare i  #cancelletti,  #come  #questo "#" ti  #viene in  #mente il  #gabbio, le  #sbarre, e/o  #Abberlusconi, allora vuol dire che dovete ricominciare da capo, dal punto n.1.









mercoledì 8 maggio 2013

Io non sono razzista ma



Io non sono razzista ma...
la questione riguarda l'ospitalità. Io sono molto ospitale, ma se uno è ospite non piscia sul letto del padrone di casa. Pretendere di essere rispettati come esseri umani o negare la propria inferiorità culturale, religiosa e morale davanti al padrone è un po' come pisciare per aria. Un africano, anche se ormai cittadino italiano, non può avere l'ardire di fare il ministro. E se lo fa, non deve portare avanti le sue idee ma quelle del padrone di casa. E chissenefrega se l'ospite è del Congo o del Burundi, son tutti uguali quelli là, tutti selvaggi. Ospiti a vita in casa d'altri.  Se uno è ospite non può insegnare o imporre una cultura incompatibile con la nostra, le sue usanze tribali, ripugnanti e intollerabili, come fa la Corte di Giustizia dell'UE, che da tempo ha demolito l'impianto del cosiddetto reato d'immigrazione clandestina (1, 2). E' chiaro che il rispetto delle direttive europee e dei diritti umani è solo un tribalismo da sottosviluppati. 

Io non sono intollerante ma...
se un cattolico divorzia oppure fa sesso prima del matrimonio è, tutto sommato, un buon cattolico. Senza infamia e senza lode. Un po' d'elasticità fa solo bene. Se, invece, sposa più donne in un Paese dove la poligamia è consentita, mi pare una vergogna. Una cosa che basta solo parlarne per volerla imporre agli altri, con una legge. La sessualità invece non può essere imposta per legge. O forse sì? 

Io non sono incoerente ma...
se uno pretende di eliminare un reato che non mi piace, si pensi al reato di vilipendio della bandiera, della Repubblica o di istigazione all'odio razziale o etnico, mi va più che bene, perché sono un autentico cultore della libertà d'espressione e non tollero i reati d'opinione. Però, chi viene dal Congo o dal Burundi o un altro quei postacci da negri là non può ipotizzare la soppressione di reati previsti in Italia. Se si permette di fare cose del genere, il suo è un sicuro tradimento del giuramento di fedeltà alla Repubblica. La gente del Nord, invece, va a Roma esattamente per essere fedele alla Repubblica. Il nostro chiodo fisso, di fatti, è la patria. Noi la preserviamo anche rendendoci esecutori della volontà della volontà del Capo dello Stato della Chiesa, un incredibile interprete della volontà più intima degli italiani, anche a loro insaputa e loro malgrado. Mica come i nostri avversari, che danno ascolto solo ai Poteri Forti, specie di lingua germanica.

Io non sono malinformato ma...
il reato di clandestinità dev'essere protetto anche se non serve a far andare qualcuno dietro le sbarre. Attualmente sono previste solo ingenti quanto indubbiamente deterrenti pene pecuniarie, a carico dei cittadini di stati terzi che si trovino irregolarmente in Italia. Infatti, abbiamo una giustizia così spedita e sciolta, con tribunali che passano le giornate a grattarsi la pancia, che è quasi divertente investire tempo, lavoro e tonnellate di faldoni per processi farsa che servono a comminare migliaia di euro di multe a persone incapienti e/o irrintracciabili. L'effetto più entusiasmante per noi che ci teniamo all'integrità delle nostre culture è senz'altro quello di evitare che i negri del Congo o del Burundi o altri puzzoni simili possano integrarsi alla luce del sole nelle nostre città. Perché la fuga dalle sanzioni pecuniarie, per gli irregolari, significa nomadismo coatto, una perenne mancanza d'integrazione, una vita ai margini della legalità e delle città (in graziosissimi quartieri dormitorio dove possono nascere vere e proprie star dell'Hip Hop italiano).

Io non sono annebbiato dall' antiberlusconismo ossessivo-compulsivo ma...
se adesso Abberlusconi diventa Senatore a vita e, in questo modo, non si fa processare o se gli concedono un salvacondotto, nell'atmosfera voemosebbene del Governissimo, e pertanto non si fa processare o se si fa processare ma comunque prova addirittura a difendersi o se si fa processare ma non viene condannato in tutti i gradi di giudizio (ivi compreso quello più importante, ossia quello televisivo), allora che diavolo siamo andati a fare a votare? Io sono il padrone di casa, tutti quelli che non gradisco non possono essere miei ospiti, se non dietro le sbarre.

Io non sono il solito comunista ma...
la prima cosa da approvare è un mucchio di nuove tasse per i ricchi e per i padroni, per far vivere tutti gli altri solo d'assistenzialismo. Al posto degli F-35 possiamo investire in 35.000.000 di nuovi parassiti, non è galattico? Non è comunismo questo, è semplice intelligenza. Poi che ci volete fare se il buon Dio Baffone ha dotato solo noi d'intelligenza? Di fatti, noialtri mica abbocchiamo alle vane promesse di restituzione dell'Imu. Siam fini economisti, solo il popolino può credere a questa roba. Noi che siamo la crema degli intellettuali italiani crediamo solo a chi ci promette il reddito di cittadinanza di almeno mille euro al mese (duemila per i più poveri). Queste sì che sono promesse realizzabili. A casa mia, lo Stato ha il dovere di occuparsi di me come se fosse la mia badante. 

Io non sono un inguaribile statalista ma...
credo nei Beni Comuni. Perché questo Paese è una grande casa e noi siamo tutti i suoi comproprietari. La sovranità è nelle nostre mani e tutto quel che giace sul territorio non può sfuggire a noi. Che poi è un altro modo per non privatizzare un fico secco e per statalizzare tutto ciò che va male, affinché possa andar peggio e a spese di tutti. Anche se sono contrario al finanziamento pubblico dei partiti, vedo con estremo favore il finanziamento delle banche private attraverso sistematiche nazionalizzazioni, che sono il solo rimedio alla malagestione da parte dei fiduciari dei partiti, affinché possano poi essere amministrate direttamente dai partiti stessi.

Io non sono un bigotto sessista o sessuofobo ma...
se una donna si trucca, se si veste in modo provocante, se si sveste in modo provocante (in pratica se non è dovuto a motivazioni mediche) o se si veste poco, se è commensale abituale di Abberlusconi o di un suo amico, se lavora per lui, se è milita nel PDL o in un partito suo alleato, se osa addirittura votare quegli stessi partiti o per altri che non rispecchiano le mie idee, allora si tratta di una puttana, una mignotta, una troia. Come dice il Maestro. Prostitute del genere esistono da sempre (è il mestiere più antico del mondo, a parte quello dell'opinionista Rai). Devono essere combattute attraverso fotomontaggi ed estrapolazioni di fotogrammi nei quali hanno la bocca aperta, come a voler mimare il loro "mestiere". Perché così viene fuori in modo lampante tutta la fine ed astuta critica politica nei loro confronti. A chi ci accusa di maschilismo possiamo rispondere tranquillamente che per gli uomini cambia poco: al posto della parola "mignotta" (e relativi sinonimi) siamo soliti usare la parola "mafioso" o altri aggettivi presi da reati (reali o presunti) a caso. Vanno per la maggiore "corrotto", "corruttore", "colluso", "servo" e "piduista". E vedi che non scontentiamo nessuno. 

Io non sono accecato dal pregiudizio ideologico ma...
ho questo modo di fare un po'... marrone. Cosa volete che sia.

sabato 4 maggio 2013

Biancofioricidio



Tra le notizie del giorno:

- Una donna è stata assassinata. Tuttavia, non si tratta -precisa il giornalista- di un caso di femminicidio.

- A Micaela Biancofiore è stata tolta la delega alle "pari opportunità", in favore di un comparto in cui evidentemente vanno bene anche i presunti omofobi ("pubblica amministrazione"). Già la sua nomina era parsa un vero e proprio scandalo, presso certa stampa piuttosto critica nei confronti del PDL o del governissimo (e che magari fino a ieri sosteneva Mario Monti, roba da matti). Ora la neosottosegretaria ha aggravato la sua posizione, dichiarando non so cosa e non so quando a proposito dei gay che si ghettizzano da soli.  

Le due notizie mi hanno lasciato perplesso. Ci ho riflettuto ma non mi tornano due cose:

1) esistono dei parametri per considerare l'omicidio di una donna "femminicidio"? Intendo dire, qualcosa che rientri nell'elemento psicologico o nell'elemento materiale della fattispecie criminosa. 

2) se qualcuno, per dire, uccide (mai sia!) la Biancofiore, secondo voi è femminicidio o è un normale omicidio? Il dubbio è di un certo peso. Magari per qualcuno, a sinistra, non è nemmeno omicidio o il fatto sarebbe da ritenere comunque giustificato.

Mi spiego meglio. I contatti della Abbiancofiore con Abberlusconi le sono costati non pochi nasi storti e polemiche. Una persona del genere non può occuparsi di pari opportunità. Perché mai? 

Forse non si tratta di un essere senziente come tutti gli altri. Probabilmente per qualcuno il suo contatto definito "ancillare" con Abberlusconi le ha portato via un pezzo d'umanità. Come il freddo che rende insensibili i polpastrelli, anche Arcore rende le donne poco sensibili ai loro interessi "di categoria". Ammesso che presso il Ministero delle "pari opprotunità" si occupi di questo.

Una donna del PDL, nell'ottica di certi commentatori, non è neppure donna. E'un essere composto di cavità varie, utile solo a soddisfare i bisogni del maschio e ad essere eliminato. In questo POST (link) ne parlo approfonditamente.

Scherzando su questi paradossi dell'ideologia antiberlusconiana militante, io e una amica processualpenalista abbiamo provato, in chiave satirica, ad interrogarci sull'eventuale introduzione di una apposita esimente per il caso in cui qualcuno dovesse uccidere una donna del PDL comunque vicina al Caimano. Vi lascio alle sue parole e... buona lettura!

La mettiamo proprio nella zona Cause di giustificazione? Perché mi pare ci stia da Dio. Tipo un 54 bis, e comunque la scriminante in parola farà riferimento un po' a tutte le altre. Esercizio di un diritto (tale essendo ogni condotta verbale o materiale intesa a colpire Abberlusconi o suoi sodali), e insieme (interessante costruzione dogmatica) adempimento di un dovere (liberazione di una onesta Repubblica dal Male Assoluto e dai suoi tentacoli); legittima difesa (collettiva - delle perzòne pulìite; diciamo "soccorso difensivo della comunità"), contro figuri e figure - le donne abberlusconiane - che antropologicamente, per il solo loro essere-nel-mondo recano ingiusta offesa al diritto; direi che possiamo fare proprio il diritto oggettivo (non i diritti soggettivi come nel 52), così la portata della scriminante è la più ampia. E poi siamo anche nel genus stato di necessità, visto che Abberlusconi e la sua gang SONO il pericolo attuale di un danno grave alla persona (a tutta la 'ggènte :)))) E ovviamente - e qui proprio solo le femmine abberlusconiane e per i reati in zona 609 bis - il consenso dell'avente diritto, datosi come fatto notorio che le femmine abberlusconiane fanno solo quelle cose lì e per entrare in politica usano solo quella cosa lì, che invece tutte le altre donne sono bbrave e hanno la virtù e quindi si meritano le quote rosa (solo loro! le donne bbràve).
Quindi, 54 bis. Oggetto materiale abberlusconiano. / Non è punibile, ai sensi e per il combinato disposto degli articoli precedenti, chi ha commesso il fatto nei confronti di appartenente al berlusconismo.
Così siamo a posto anche coi maschi e la scriminante ha la massima estensione. (Eleonora V.S.)

Laura Boldrini ha scoperto "il popolo marrone"

Da quand'è nato questo blog non ho avuto un minuto per spiegarne il senso. Un paio d'anni fa rimasi colpito da un post riguardante Daniela Santanché. Parlava del nulla, in pratica un frase che di per sé non voleva dire niente. Oddio, poteva anche essere la dichiarazione più brutale del mondo, non me ne frega niente. Il fatto è che sul suo conto riscontrai un'autentica pioggia di maledizioni sessiste e volgari della peggior specie, da parte delle stesse persone che animavano l'iniziativa "Se non ora quando", una specie di bordata neo femminista in chiave antiberlusconiana. Ricordiamo che nel 2011 si stava sfaldando la maggioranza di centrodestra proprio riguardo le cose che faceva nel suo letto il Presidente Abberlusconi.

11/10/2011, commenti nella bacheca de Il Popolo Viola

Pensai che il viola non fosse il colore più adatto per un popolo dal linguaggio così scatologico. Siccome vivono circondati da un immaginario turpe, da una visione malata e peccaminosa del sesso e da merde antropomorfe (che loro solitamente identificano negli avversari politici), pensai bene di creare una pagina dedicata a questi esseri che popolano il web, abbinando loro un colore più rispondente alle summenzionate inclinazioni. Ecco appunto Il Popolo Marrone. Brownies è stato solo una conseguenza di quella pagina e della comunità che lì si è creata.

Dopo due anni nulla è cambiato. Franco Battiato ha fatto un comunicato ufficiale, in qualità di assessore della Regione Sicilia, nel quale parlava apertamente di parlamentari prostitute, trasformando il chiacchiericcio becero delle peggiori pagine-sterco di internet in battaglia politica seria.

Oggi, con un governo tecnico-politico di grandi intese tra centrodestra e centrosinistra non eversivo, ci ritroviamo alcune presenze femminili in diversi ministeri-chiave, oltre alla presidenza della Camera dei Deputati, affidata a Laura Boldrini.

Il nuovo che avanza, l'opposizione "informata" e d'alto livello, quella che vive di Web e partecipazione libera, proprio attraverso i commenti della sua gente, propone critiche di questo livello contro il governo:


Grillino modenese
Ci risiamo. Le donne che sono state a contatto con Abberlusconi Sirvio e il suo partito sono tutte mignotte. Quelle che in modo diretto o indiretto entrano a contatto con le prime, sono mignotte pure loro. E Battiato ha ragione.

Non voglio tornare sulla denuncia civile fatta da Laura Boldrini contro la coglionaggine di chi minaccia, diffama e smerda professionalmente i suoi nemici su internet. Dichiara che bisogna aprire una riflessione, senza introdurre nuovi reati. Sono d'accordo.

Voglio solo aggiungere che Il Popolo Marrone, in fin dei conti, è nato proprio per questo. 

Lo scrivente è dalla parte delle donne in politica trattate come un cesso pubblico sin da quando il PDL chiedeva le dimissioni della consigliera Nicole Minetti e da prima, quando si portava alla gogna chiunque rientrasse nelle liste nere di Repubblica. La mia presa di posizione a favore della Boldrini è solo l'ultimo atto di un impegno contro il sessismo malato che mi ha visto partecipe nel sottolineare ed evidenziare le peggiori degenerazioni di internet e delle comunità di puttanieri repressi che sono soliti collegare la bava al modem, pensando che, col loro ringhiare, la connessione internet possa essere più spedita.

Mi chiedo, a questo punto, se "Il popolo del web" sia da prendere sul serio o no. 

Perché se lo strumento internet è uno come tutti gli altri, solo più all'avanguardia, tanto da poter essere utilizzato per scegliere i parlamentari o il Presidente della Repubblica, allora anche le minacce e l'odio diffuso via internet da intere comunità di utenti sono pericolosi e devono essere trattati come in tutti gli altri canali di diffusione e in tutti gli altri aspetti della vita. 

Se, al contrario, in favore di una non meglio definita libertà del web, dobbiamo lasciar correre gli insulti e le "sgommate" (come siamo soliti chiamare su Il Popolo Marrone le schifezze lasciate ovunque dagli utenti più inferociti) poiché si tratta di mascalzonate prive d'interesse e di rilevanza sociale, allora non voglio nemmeno sentir parlare di democrazia liquida o diretta o partecipata attraverso internet. 

Occorre immediatamente una scelta. La vita "social" su internet è integrata a quella reale o è una robaccia da ragazzini in overdose da topexan che possono permettersi minacce di morte e di rivoluzione armata un giorno sì e un giorno sì? Dalla risposta a questa domanda dipendono le future evoluzioni della vita politica italiana. Ma temo che non sarà facile ottenerla.

Confessioni di un Bilderberg




Sopra potete ammirare il nostro capolavoro. Devo ammetterlo, non è stato facile, ma adesso possiamo esserne pienamente soddisfatti. Ci sono dietro secoli di duro lavoro e di strumenti di controllo veramente inimmaginabili a persone esterne al potere illuminato. Ma andiamo con ordine.

1) COME ABBIAMO VANIFICATO IL DIRITTO DI VOTO

Dopo l'ottima annata del nostro Mario Monti, avevamo bisogno di resistere alle nuove elezioni.

La parte più interessante ma, forse, non quella più difficile, è consistita nel garantire un sostanziale paraggio tra i diversi partiti. Perché è l'instabilità che conferisce lo spazio per le manovre dei Poteri Forti.

E così, la nostra legge elettorale messa a punto dall'iscritto Bilderberg n.374001 ci ha regalato già un buon punto di partenza. La chiamano "porcellum" ma siamo stati noi a scriverla, Calderoli non ne sa niente di questa storia. 

Per ottenere la parità abbiamo dovuto suddividere la popolazione italiana in quattro gruppi con quattro chip sottocutanei differenti.

Per l'installazione abbiamo inserito il dispositivo in un (apparentemente) normalissimo prodotto per capelli chiamato Bilde-shampoo. Infatti, se notate, tutte le aziende di prodotti di bellezza non sono altro che nostre articolazioni.

Il Bilde-chip si impianta sottopelle e invia impulsi al cervello per "dettare" il voto. In parti uguali sono stati assegnati Bilde-chip PDL e Bilde-chip PDmenoL. Per far votare Scelta Civica ci siamo serviti di loden telecomandati, una tecnologia molto più datata che eravamo soliti usare ai tempi della guerra fredda (che è stata una nostra divertentissima messa in scena, come ben sapete).  Infine, a un tot d'italiani è stato inserito l'Astension-chip, in grado d'imprimere una totale delusione che impedisce di recarsi alle urne. In effetti, si tratta del chip più semplice da costruire. C'era anche un quarto della popolazione votante che abbiamo programmato per essere troppo sveglia per prendere ordini telematicamente da noi. Tutti elettori Cinque Stelle. Così imprevisti e sgraditi, che li avevamo brevettati negli anni settanta, in attesa d'impiegarli. 

Come programmato, nessuno vince le elezioni.

Avevamo persino previsto e voluto un distacco tra le prime proiezioni dopo il voto (che vedevano un 5% di vantaggio del centrosinistra) e il dato reale (ben meno roseo per Bersani e compagni), solo per divertirci da matti nel vedere la delusione scavata nei volti dei compagni. Roba che nemmeno il proscioglimento di Dell'Utri...

Pierluigi Bersani fa finta di chiedere ai Cinquestelle l'appoggio per un governo "di cambiamento". Però era tutta un finta. Il PD aveva già saputo da Bilderberg che doveva fare una figura di merda nel corteggiare per un mese i grillini e prendersi due o tre porte in faccia al giorno (2+3+Un giorno= 6 che è un numero massonico, ndr).

Quella famosa videoconferenza streaming dell'incontro Bersani-Crimi-Lombardi è stata realizzata con due manichini da un nostro amico grafico che solitamente si occupa di realtà virtuale, Matrix, controllo climatico e di Raffaella Carrà.

La verità è che il PD aveva già programmato di gettare a mare il Movimento 5 Stelle, per tirar fuori dal cassetto l'accordo col PDpiùElle, i cui estensori siamo logicamente noi del Bilderberg.

Noi siamo famosi per la nostra capacità di seminare zizzania. Abbiamo persino messo in giro fior fior di appelli di intellettuali del PD che facevano finta si spingere per la fiducia del M5S. Tutti pacchi. Io stesso, in quei giorni, giravo con una trentina di identità false sul sito di Beppe Grillo per chiedergli con tutta la mia forza di far votare la fiducia al PD. Lui, prendendo una cantonata incredibile, diceva che i miei e tutti gli altri fake erano mandati da Bersani. Magari. Noi lavoriamo per Bilderberg in persona, Bersani è solo una pedina. Quest'ultimo doveva solo far finta di voler fare un governo di cambiamento, i fake dovevano far finta di provare a convincere Grillo, che a sua volta doveva far finta che tutti gli appelli provenissero dal PD, nascondendo a tutti che dietro c'era la mano invisibile degli illuminati. Un piano diabolico, dovete ammetterlo.

Nella vera scena, brillantemente sostituita dal Bilde-ologramma, Bersani prende i portavoce-megafoni del popolo sovrano e li minaccia con una pistola-spara-liquido-velenoso capace di trasformare chiunque in Kasta. A quel punto, i portavoce-megafono riescono a difendersi utilizzando, come scudo umano, il povero cittadino Mastrangeli che, di conseguenza, si trasforma in una pericolosissima Kasta. Sicché, il Movimento è stato costretto a dimetterlo dalla sua carica di cittadino. Adesso è un apolide in attesa del giudizio del popolo sovrano del web. A breve sapremo se può restare un essere vivente o se deve dimettersi con un colpo in testa.

Il governo non si forma. Tutto secondo i nostri piani. Il PD si contorce su sé stesso, accumulando figure di merda, tutte rigorosamente programmate con Bilderberg. I democratici sono geniali nel farle sembrare tutte molto spontanee.

2) COME ABBIAMO FATTO RIELEGGERE GIORGIO NAPOLITANO

Noi volevamo che restasse in carica Giorgio Napolitano perché ci piace tantissimo. Già dirigente PCI, poi PDS (come RO-DO-TA'), comunista da sempre fedele alla linea dell'URSS, anche quando giustamente quest'ultimo si è macchiato di crimini gravissimi contro l'umanità. Il tipo di personaggio a cui Bilderberg affida la sua casa quando va in vacanza o a cui affida una nazione.

Napolitano è uno che nomina i presidenti del consiglio senza che siano mai stati scelti dalla gente e fa il lavaggio del cervello alle persone per far dimenticare a tutti che quel suo potere di nomina è espressamente previsto dalla Costituzione ("la più bella del mondo") e lo sarà finché non viene riformata (ma "la Costituzione non si tocca!").

Pertanto, abbiamo messo in piedi un teatrino niente male. Innanzitutto, abbiamo fatto fallire le prime quirinarie fatte sul sito di Beppe Grillo. Stava vincendo Sandrone Pertini. Contro di lui, tornato appositamente dal mondo dei morti, sarebbe stato inutile qualsiasi sguinzagliamento dei Poteri Forti.

A mali estremi, per un attacco informatico, c'è il Bilder-virus.

Alle seconde quirinarie, qualcuno ha capito che riportare in vita Sandro Pertini sarebbe stato difficile, per via delle lobby farmaceutiche che ostacolano cose tipo la rinascita a mezzo sfere del drago.

Ecco che si piazzano sul podio Milena Gabanelli (che già in passato abbiamo utilizzato per far fuori Antonio Di Pietro con notizie di seconda mano che il nostro Filippo Facci snocciolava da vent'anni) e Gino Strada. Due persone molto per bene, chippabili senza problemi. Però a noi piace Napolitano, ha una sensualità che è difficile trovare altrove.

Abbiamo inserito per endovena, nel sangue di Gino Strada e Milena Gabanelli, un kg e mezzo di cozze crude. Questi, di conseguenza, naufragati tra la tazza del cesso e il bidet non potevano prendere impegni per il Quirinale. Sistemati loro due sul pianeta Colera, era necessario accoppare il terzo classificato con ben quattromilaequalcosa voti, Stefano RO-DO-TA'. Ma la nostra operazione contro di lui si è rivelata molto articolata. Volevamo portarcelo a spasso fino a farlo diventare una specie di tormentone. Perché ci piace la delusione cocente.

Abbiamo fatto impallinare prima Franco Marini (fondatore del PD, ma odiato dal popolo del PD che, in piazza, per la rabbia, brucia le tessere del partito scadute da tre anni -era ora di buttarla via, ma avremmo gradito una modalità più rispettosa verso l'ambiente).

Il giorno successivo, facciamo il nome dello spiritista Romano Prodi (altro fondatore del PD) per bruciare pure lui che, nel frattempo, si era messo d'accordo con noi, visto che è stato ospite graditissimo del club Bilderberg per via delle sue arcinote arti divinatorie.

Mentre il PD, secondo precisi piani, si ammutinava due o tre volte, con scenate isteriche e minacce di scissioni e defezioni (che saranno valutate dall'Academy ai fini dell'Oscar per il miglior attore non protagonista), tra le dimissioni della presidenza e della segreteria dello stesso PD (fissate con noi sei mesi fa), i grillini facevano solo e soltanto il nome di RO-DO-TA'. Tutto secondo i piani.

A causa di un Bilder-gas da noi appositamente rilasciato attraverso irrorazioni chimiche di routine, i cervelli dei grillini iniziano a perdere tutte le nozioni di diritto costituzionale e di storia di cui, precedentemente, erano stracolmi. In questo modo i Cinquestelle dimenticano che:
1) Napolitano è comunista come loro, da molto prima che loro nascessero.
2) Il Presidente della Repubblica non può rifiutarsi di promulgare le leggi secondo un suo "gusto", ma può solo rinviarle una sola volta nel caso in cui contrastino con la Costituzione. In nessun caso, comunque, il Presidente della Repubblica risponde delle leggi che firma. 
3) Il Presidente della Repubblica deve garantire l'unità dello Stato e non la preminenza di una parte politica contro un'altra parte risultata sconfitta alle elezioni.
4) Il Presidente della Repubblica non dà impulsi all'esecutivo e non esprime un indirizzo politico ma rappresenta "solo" una garanzia costituzionale (alla costituzione "più bella del mondo").
5) Se è vero che non è possibile eleggere direttamente il capo dello Stato è evidente che la sua elezione dev'essere frutto di una intesa tra le forze politiche e che, di conseguenza, queste ultime devono partecipare ad un'opera di mediazione utile a trovare un nome su cui trovare una convergenza. Tanto appare ancora più chiaro quando manca una netta demarcazione tra vincitori e vinti alla luce delle elezioni. In questo senso, gli elettori del capo dello stato, in seduta plenaria, devono essere disposti al negoziato e alla ponderazione di ogni nome. Non possono limitarsi ad essere gli acritici "portavoce" di un sondaggio fatto su internet (peraltro votato da un numero risibile di persone). 

In breve, secondo copione, diamo il nullaosta ai franchi tiratori chippati e telecomandati. Tutti votano il nostro Giorgio Napolitano (alla sesta chiama, numero massonico, ndr) e riusciamo abilmente a mettere fuorigioco i cittadini Cinque Stelle, che continuano a scandire RO-DO-TA' (tre sillabe, numero massonico, ndr).

Napolitano viene riletto. Noi stappiamo una bottiglia di Bilder-champagne pregiato.

3) COME ABBIAMO MESSO UN NOSTRO UOMO AL GOVERNO

Dopo un paio di giorni d'intenso lavoro, finalmente, si delinea il nostro brillante piano: i cittadini grillini, da noi gestiti con un Bilder-chip apposito, non ne vogliono sapere di trovare accordi di governo, a maggior ragione adesso che non è stato eletto presidente RO-DO-TA' (ecco perché ci tenevamo ad illuderli che questi potesse diventare Presidente).

Grazie a questo testardo quanto eterodiretto ostruzionismo dei grillini, l'accordo tra PDmenoL e PDpiùL matura facilmente, tra l'altro, su una bozza da noi preparata poco più di sei mesi fa (numero massonico, ndr). 

Una telefonata ad Enrico Letta, un altro membro del club Bilderberg, ed il gioco è fatto: lui accetta, va da Giorgio e presenta la sua lista dei ministri, scritta su un Bilder-blocco appunti impaginato con la stessa carta dell'Agendamonti.

Due o tre tecnici, tra i quali un banchiere (che è massone per definizione, ndr), qualche pidiellino (piduista per definizione, ndr) e qualche democraticomenoelle, senza contare la tipa di colore, che vuol far conquistare l'Italia dagli invasori bilderberghiani. Poi c'è la sionista Emma Bonino, che con Bilderberg pranza ogni domenica. Bilderberg se ne va pazzo per le braciole di cavallo.

Coi nomi dei sottosegretari è tutto più chiaro. La Biancofiore è naturalmente massonica, si pensi alla loggia dei Rosa Croce a cui rimanda col suo cognome (Bianco + Fiore).

4) LA STRATEGIA DELLA TENSIONE 

Il giorno stesso del giuramento dei ministri, pensiamo bene d'organizzare un altro scherzone. Una cosa simpatica, un battesimo di sangue (effetti speciali, ndr) per il nostro adepto Letta. Chiamiamo gli stessi sceneggiatori del lancio del Duomo di Milano (garanzia di qualità). Loro pensano a tutto. Reclutare un attore (PREVITImenoV, simbolo piduista massonico, ndr) è stato facile, la parte difficile è quella delle lunghe simulazioni del ferimento delle vittime.

Nel complesso, tutto è andato per il verso giusto, i nostri attori-carabinieri hanno sfoggiato delle performance che resteranno negli annali. Seconde solo alla finta gente che fingeva di buttarsi dalle finte torri gemelle avvolte da finte fiamme. Tutta la questione della sparatoria serviva essenzialmente a:
a) distogliere tutti dal fatto che, al passaggio di consegne tra Monti e Letta c'era anche Bilderberg con un Martini in mano (con oliva, che ricorda vagamente un occhio, chiaramente un simbolo degli Illuminati, ndr).
b) far approvare subito alcune leggi, secondo copione della "strategia della tensione", per limitare la libertà d'espressione delle persone e rendere obbligatoria in ogni casa l'installazione di un Bilderberg. Trattasi di leggi così subdole, che nessuno sa che esistono e ci si ritrova a casa un Bilderberg senza saperlo, ma si è costretti a pagarlo a caro prezzo.

5) LA SHOCK ECONOMY


In tutta Italia e in tutta Webbolandia si sono moltiplicate finte iniziative di solidarietà a Preiti il pistolero. Sui muri, sulle bacheche, negli slogan, ovunque. Diversamente da come sembra, gli autori delle scritte siamo proprio noi del Bilderberg. Perché ci teniamo ad incrementare lo shock, lo sgomento, la tensione. Per poter ottenere più leggi in nostro favore e maggior repressione contro i dissenzienti.

Ogni tanto ci aiutiamo con qualche finto terremoto, con cataclismi inscenati a caso, uragani e incendi, attacchi di dissenteria collettiva, il nuovo disco dei Daft Punk, sconfitte del Milan. La Harp è attiva 24 ore su 24.

Solo con lo shock collettivo si possono ottener misure economiche come privatizzazioni, liberalizzazioni e tagli alla spesa (al contrario, la Gente vuole solo Lapatrimoniale).

Insomma, tutte misure tipiche di quello che è stato il Governomonti. Soprattutto, solo con lo shock collettivo si può pensare che il Governomonti abbia fatto queste cose. Ma a questo servono i nostri chip sottocutanei.

Traendo le fila del discorso, il pericolo terrorismo non c'è. La gente (con la G minuscola) che minaccia o semina odio via internet è pagata da noi e serve a giustificare le reazioni liberticide dei governanti, con le loro leggi subdole. La crisi non c'è, se non come trovata della Shock economy per spingere i governi a fare le bilderbergate che noi tutti conosciamo, tipo l'IMU che non è una patrimoniale ma una pericolosissima privatizzazione. La disperazione non esiste, serve solo per far finta di giustificare finti attentati che fingono di reagire a una crisi che è tutta finzione.

666) I DIRITTI PER I BILDERBERGHIANI

Come potete immaginare, Laura Boldrini non esula dal nostro disegno totalizzante.

Tutti sanno che lei è stata funzionaria ONU. Ebbene, le Nazioni Unite sono il principale dei tentacoli di Bilderberg, come l'UE, la NATO e la squadra azzurra di Miguel Bosé ad Amici di Maria De Filippi.

La Boldrini, come sapete, ha passato la vita a battersi per i diritti dei Bilderberg. Noi, tramite i nostri Poteri Forti, che hanno inscenato a suo danno una serie di attacchi scurrili e burini a suo danno, volevamo fare di lei una martire. Alcuni Bilder-militanti (in realtà potentissimi hacker travestiti da Gente) l'hanno presa di mira. Ovviamente è tutto uno scherzone.

Il nostro scopo è quello di sempre: far approvare una legge contro chi parla male di Bilderberg. E'anche probabile che sull'onda emotiva verrà approvata una legge che rende possibili i matrimoni tra massoni e Gente, allo scopo di far proliferare la Kasta di Bilderberg.


Vi chiedete come mai sto confessando tutto questo? Semplice. Perché voi adesso penserete che è tutto uno scherzo o inutile ironia. Avevamo previsto anche questo.