sabato 30 giugno 2012

Sequestro Ilva: pronti a sparare


Sindacati, azienda e tutta la popolazione tarantina, insieme, sul piede di guerra.

Ora si preparano a far fuoco sul Tribunale. Tanto, per il piombo, non c’è problema. Basta pisciare nella giusta direzione. That’s all folks.

martedì 19 giugno 2012

Gli incontri che non vorresti mai fare ma che in palestra sono obbligatori





1. Gente che porta con sé i rispettivi fidanzati gelosi per farsi seguire pedissequamente esercizio per esercizio tipo guardia del corpo.

2. Gente che non controlla l’intestino e soprattutto i suoi inevitabili sbocchi.
3. Gente fascista che va a puttane, se ne vanta, confronta tariffario, luogo d’ approvvigionamento, ed organizza simpatici viaggi d’istruzione sulla provinciale. Il tutto, facendo non poca pubblicità ad un gruppetto di africane, di cui è pronto a descrivere ad alta voce (e con abbondante gestualità) la conformazione intima. Ovviamente parliamo di gente intimamente razzista e moralista. 
4. Gente che ti ruba gli attrezzi sfilandoteli dalle mani.
5. Gente che cammina in modo innaturale. E forse la camminata è la cosa più naturale che ha.
6. Gente che, tra una serie e l’altra, legge un giornale, parla a telefono, finisce Guerra e Pace.
7. Gente che si allena un anno ogni tre, ma quando si allena svuota macellerie e farmacie facendo provviste di tutte le sostanze possibili ed immaginabili. Poi molla, non si fa più vedere, diventa un cetaceo e, al ritorno, rompe il cazzo su come si esegue questo o quell’esercizio.
8. Gente che vaga nuda per lo spogliatoio per ore, intrattenendo amabili conversazioni, si specchia, si misura, mangia banane.
9. Gente che indossa le cuffiette e, se stai per morire, non verrà mai ad aiutarti. Per ascoltare salsa e merengue. 
10. Gente che si allena (tra l’altro, inutilmente) per ore ed ore finché non va in decomposizione, per rallegrare le narici di tutti.
11. Donne truccate.
12. Gente che urla pure per allacciarsi le scarpe.
13. Gente esaltata che fa walking o zumba.
14. RTL 102.5.

domenica 3 giugno 2012

Niente paura, tanto sono i Buoni


Parata del 2 giugno. Roma è vuota, secondo il web che conta. Presto girano le prove fotografiche di questa “conquista”. Peccato siano foto delle prove della parata, risalenti a qualche giorno prima.
Qualche giorno prima, in seguito al terremoto che ha sconvolto l’Emilia Romagna, non poche fonti “indipendenti” fanno notare che le zone terremotate coinciderebbero con le aree interessate da presunti scavi condotti con tecniche che qualcuno presume possano causare terremoti. Il tutto, con tanto di prove fotografiche. A ben guardare, non solo le aree delle foto non coincidono, ma sono stati effettuati ritagli “di comodo” sulle foto, in modo da ingannare lo sguardo. Senza contare che la tecnica di trivellazione a cui si fa riferimento, non è stata mai adottata in Italia. Eppure, dopo giorni e giorni, ancora se ne parla. E ci si indigna.
Blockupy, 18 maggio. A Francoforte, sempre secondo certa informazione online (e non solo), pronta ad assicurare che “i giornali non ti mostreranno mai queste foto!”, i poliziotti solidarizzano con gli indignati che sfilano contro i banchieri. Sarebbe stato pittoresco. In realtà si trattava di una foto “furba” pronta a cogliere un effetto ottico di un istante. Si trattava di agenti di “scorta” che conducevano, per sicurezza, il corteo in strade prestabilite. Il tutto ad una distanza abilmente annullata nello scatto del fotografo della Associated Press. Ma l’informazione “indipendente” pare non aver ancora scoperto la prospettiva. In realtà ci sono stati fermi, arresti e botte da orbi. 
Capitolo anziani. Simpatici ed indifesi vecchietti sono stati copiati e incollati in quantità industriale, in tutte le manifestazioni violente degli ultimi due anni. Dalla Grecia alla Val di Susa. Spuntano anziani su strade deserte, una vecchietta dorme su una sedia, sospesa per aria, con la bandiera No Tav in mano. Non super poteri, ma semplice fotomontaggio. Per non parlare delle foto abilmente ritoccate che ritraggono persone si una certa età che stanno per essere arrestati o manganellati, mentre succhiano uno stuzzicadenti, in canottiera, nel bel mezzo di una protesta invernale.
Per non parlare della foto del giovane sui trampoli, simbolo delle proteste in Grecia. Così gioioso, così pacifico, così incapace d’atti di violenza, mentre espone pacificamente una bandiera greca. Ma il bianco e nero della foto non è sufficiente ad ingannare chi guarda la scena. La foto era facilmente reperibile su google, ed era tratta da altri contesti, non proveniva dalla Grecia, e non era greca la bandiera. Non era quello nemmeno lo sfondo. Del resto, si trattava di una strada vuota. Anonima. Senza notizia. Pura propaganda.
I nostri amici, quelli dell’informazione “indipendente”, a furia di criticare il Caimano per le sue tv ed i suoi giornali, hanno imparato la lezione sull’uso strumentale dell’informazione opportunamente modificata. A fin di Bene, naturalmente.

Silvio Barnard


I delusi non sono più quelli di una volta.

Un tempo chi era deluso dal Cav. gli rimproverava di non aver realizzato larivoluzione liberale
Oggi i delusi gli rimproverano che la “Pazza idea” dell’altro giorno era tutta una farsa, e di non aver puntato a realizzare uno Zimbabwe a forma di stivale.
Anche questa volta ha pensato bene di farci uno scherzone. Dopo un paio di giorni si è affrettato a ritrattare. Devono averglielo spiegato con un hentaidisegno che si trattava di una cazzata. 
E dire che qualcuno stava già stappando (o stampando?) le bottiglie. Chissà che botto avrebbe fatto la nuova linea del PDL tra i fans dei nuovi predicatori del web. 
Però lui è Silvio. Sbaglia sempre, anche quando promette le cose più in voga del momento. Si, perché lui ha ritrattato, quindi non ha la minima intenzione di realizzare il tanto promesso Zimbawe
Niente paura, i cari predicatori del web ci delizieranno ancora con l’irrazionalismo tanto in voga oggi. Mica rischiano di non mantenere la promessa!