mercoledì 8 maggio 2013

Io non sono razzista ma



Io non sono razzista ma...
la questione riguarda l'ospitalità. Io sono molto ospitale, ma se uno è ospite non piscia sul letto del padrone di casa. Pretendere di essere rispettati come esseri umani o negare la propria inferiorità culturale, religiosa e morale davanti al padrone è un po' come pisciare per aria. Un africano, anche se ormai cittadino italiano, non può avere l'ardire di fare il ministro. E se lo fa, non deve portare avanti le sue idee ma quelle del padrone di casa. E chissenefrega se l'ospite è del Congo o del Burundi, son tutti uguali quelli là, tutti selvaggi. Ospiti a vita in casa d'altri.  Se uno è ospite non può insegnare o imporre una cultura incompatibile con la nostra, le sue usanze tribali, ripugnanti e intollerabili, come fa la Corte di Giustizia dell'UE, che da tempo ha demolito l'impianto del cosiddetto reato d'immigrazione clandestina (1, 2). E' chiaro che il rispetto delle direttive europee e dei diritti umani è solo un tribalismo da sottosviluppati. 

Io non sono intollerante ma...
se un cattolico divorzia oppure fa sesso prima del matrimonio è, tutto sommato, un buon cattolico. Senza infamia e senza lode. Un po' d'elasticità fa solo bene. Se, invece, sposa più donne in un Paese dove la poligamia è consentita, mi pare una vergogna. Una cosa che basta solo parlarne per volerla imporre agli altri, con una legge. La sessualità invece non può essere imposta per legge. O forse sì? 

Io non sono incoerente ma...
se uno pretende di eliminare un reato che non mi piace, si pensi al reato di vilipendio della bandiera, della Repubblica o di istigazione all'odio razziale o etnico, mi va più che bene, perché sono un autentico cultore della libertà d'espressione e non tollero i reati d'opinione. Però, chi viene dal Congo o dal Burundi o un altro quei postacci da negri là non può ipotizzare la soppressione di reati previsti in Italia. Se si permette di fare cose del genere, il suo è un sicuro tradimento del giuramento di fedeltà alla Repubblica. La gente del Nord, invece, va a Roma esattamente per essere fedele alla Repubblica. Il nostro chiodo fisso, di fatti, è la patria. Noi la preserviamo anche rendendoci esecutori della volontà della volontà del Capo dello Stato della Chiesa, un incredibile interprete della volontà più intima degli italiani, anche a loro insaputa e loro malgrado. Mica come i nostri avversari, che danno ascolto solo ai Poteri Forti, specie di lingua germanica.

Io non sono malinformato ma...
il reato di clandestinità dev'essere protetto anche se non serve a far andare qualcuno dietro le sbarre. Attualmente sono previste solo ingenti quanto indubbiamente deterrenti pene pecuniarie, a carico dei cittadini di stati terzi che si trovino irregolarmente in Italia. Infatti, abbiamo una giustizia così spedita e sciolta, con tribunali che passano le giornate a grattarsi la pancia, che è quasi divertente investire tempo, lavoro e tonnellate di faldoni per processi farsa che servono a comminare migliaia di euro di multe a persone incapienti e/o irrintracciabili. L'effetto più entusiasmante per noi che ci teniamo all'integrità delle nostre culture è senz'altro quello di evitare che i negri del Congo o del Burundi o altri puzzoni simili possano integrarsi alla luce del sole nelle nostre città. Perché la fuga dalle sanzioni pecuniarie, per gli irregolari, significa nomadismo coatto, una perenne mancanza d'integrazione, una vita ai margini della legalità e delle città (in graziosissimi quartieri dormitorio dove possono nascere vere e proprie star dell'Hip Hop italiano).

Io non sono annebbiato dall' antiberlusconismo ossessivo-compulsivo ma...
se adesso Abberlusconi diventa Senatore a vita e, in questo modo, non si fa processare o se gli concedono un salvacondotto, nell'atmosfera voemosebbene del Governissimo, e pertanto non si fa processare o se si fa processare ma comunque prova addirittura a difendersi o se si fa processare ma non viene condannato in tutti i gradi di giudizio (ivi compreso quello più importante, ossia quello televisivo), allora che diavolo siamo andati a fare a votare? Io sono il padrone di casa, tutti quelli che non gradisco non possono essere miei ospiti, se non dietro le sbarre.

Io non sono il solito comunista ma...
la prima cosa da approvare è un mucchio di nuove tasse per i ricchi e per i padroni, per far vivere tutti gli altri solo d'assistenzialismo. Al posto degli F-35 possiamo investire in 35.000.000 di nuovi parassiti, non è galattico? Non è comunismo questo, è semplice intelligenza. Poi che ci volete fare se il buon Dio Baffone ha dotato solo noi d'intelligenza? Di fatti, noialtri mica abbocchiamo alle vane promesse di restituzione dell'Imu. Siam fini economisti, solo il popolino può credere a questa roba. Noi che siamo la crema degli intellettuali italiani crediamo solo a chi ci promette il reddito di cittadinanza di almeno mille euro al mese (duemila per i più poveri). Queste sì che sono promesse realizzabili. A casa mia, lo Stato ha il dovere di occuparsi di me come se fosse la mia badante. 

Io non sono un inguaribile statalista ma...
credo nei Beni Comuni. Perché questo Paese è una grande casa e noi siamo tutti i suoi comproprietari. La sovranità è nelle nostre mani e tutto quel che giace sul territorio non può sfuggire a noi. Che poi è un altro modo per non privatizzare un fico secco e per statalizzare tutto ciò che va male, affinché possa andar peggio e a spese di tutti. Anche se sono contrario al finanziamento pubblico dei partiti, vedo con estremo favore il finanziamento delle banche private attraverso sistematiche nazionalizzazioni, che sono il solo rimedio alla malagestione da parte dei fiduciari dei partiti, affinché possano poi essere amministrate direttamente dai partiti stessi.

Io non sono un bigotto sessista o sessuofobo ma...
se una donna si trucca, se si veste in modo provocante, se si sveste in modo provocante (in pratica se non è dovuto a motivazioni mediche) o se si veste poco, se è commensale abituale di Abberlusconi o di un suo amico, se lavora per lui, se è milita nel PDL o in un partito suo alleato, se osa addirittura votare quegli stessi partiti o per altri che non rispecchiano le mie idee, allora si tratta di una puttana, una mignotta, una troia. Come dice il Maestro. Prostitute del genere esistono da sempre (è il mestiere più antico del mondo, a parte quello dell'opinionista Rai). Devono essere combattute attraverso fotomontaggi ed estrapolazioni di fotogrammi nei quali hanno la bocca aperta, come a voler mimare il loro "mestiere". Perché così viene fuori in modo lampante tutta la fine ed astuta critica politica nei loro confronti. A chi ci accusa di maschilismo possiamo rispondere tranquillamente che per gli uomini cambia poco: al posto della parola "mignotta" (e relativi sinonimi) siamo soliti usare la parola "mafioso" o altri aggettivi presi da reati (reali o presunti) a caso. Vanno per la maggiore "corrotto", "corruttore", "colluso", "servo" e "piduista". E vedi che non scontentiamo nessuno. 

Io non sono accecato dal pregiudizio ideologico ma...
ho questo modo di fare un po'... marrone. Cosa volete che sia.

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