sabato 4 maggio 2013

Biancofioricidio



Tra le notizie del giorno:

- Una donna è stata assassinata. Tuttavia, non si tratta -precisa il giornalista- di un caso di femminicidio.

- A Micaela Biancofiore è stata tolta la delega alle "pari opportunità", in favore di un comparto in cui evidentemente vanno bene anche i presunti omofobi ("pubblica amministrazione"). Già la sua nomina era parsa un vero e proprio scandalo, presso certa stampa piuttosto critica nei confronti del PDL o del governissimo (e che magari fino a ieri sosteneva Mario Monti, roba da matti). Ora la neosottosegretaria ha aggravato la sua posizione, dichiarando non so cosa e non so quando a proposito dei gay che si ghettizzano da soli.  

Le due notizie mi hanno lasciato perplesso. Ci ho riflettuto ma non mi tornano due cose:

1) esistono dei parametri per considerare l'omicidio di una donna "femminicidio"? Intendo dire, qualcosa che rientri nell'elemento psicologico o nell'elemento materiale della fattispecie criminosa. 

2) se qualcuno, per dire, uccide (mai sia!) la Biancofiore, secondo voi è femminicidio o è un normale omicidio? Il dubbio è di un certo peso. Magari per qualcuno, a sinistra, non è nemmeno omicidio o il fatto sarebbe da ritenere comunque giustificato.

Mi spiego meglio. I contatti della Abbiancofiore con Abberlusconi le sono costati non pochi nasi storti e polemiche. Una persona del genere non può occuparsi di pari opportunità. Perché mai? 

Forse non si tratta di un essere senziente come tutti gli altri. Probabilmente per qualcuno il suo contatto definito "ancillare" con Abberlusconi le ha portato via un pezzo d'umanità. Come il freddo che rende insensibili i polpastrelli, anche Arcore rende le donne poco sensibili ai loro interessi "di categoria". Ammesso che presso il Ministero delle "pari opprotunità" si occupi di questo.

Una donna del PDL, nell'ottica di certi commentatori, non è neppure donna. E'un essere composto di cavità varie, utile solo a soddisfare i bisogni del maschio e ad essere eliminato. In questo POST (link) ne parlo approfonditamente.

Scherzando su questi paradossi dell'ideologia antiberlusconiana militante, io e una amica processualpenalista abbiamo provato, in chiave satirica, ad interrogarci sull'eventuale introduzione di una apposita esimente per il caso in cui qualcuno dovesse uccidere una donna del PDL comunque vicina al Caimano. Vi lascio alle sue parole e... buona lettura!

La mettiamo proprio nella zona Cause di giustificazione? Perché mi pare ci stia da Dio. Tipo un 54 bis, e comunque la scriminante in parola farà riferimento un po' a tutte le altre. Esercizio di un diritto (tale essendo ogni condotta verbale o materiale intesa a colpire Abberlusconi o suoi sodali), e insieme (interessante costruzione dogmatica) adempimento di un dovere (liberazione di una onesta Repubblica dal Male Assoluto e dai suoi tentacoli); legittima difesa (collettiva - delle perzòne pulìite; diciamo "soccorso difensivo della comunità"), contro figuri e figure - le donne abberlusconiane - che antropologicamente, per il solo loro essere-nel-mondo recano ingiusta offesa al diritto; direi che possiamo fare proprio il diritto oggettivo (non i diritti soggettivi come nel 52), così la portata della scriminante è la più ampia. E poi siamo anche nel genus stato di necessità, visto che Abberlusconi e la sua gang SONO il pericolo attuale di un danno grave alla persona (a tutta la 'ggènte :)))) E ovviamente - e qui proprio solo le femmine abberlusconiane e per i reati in zona 609 bis - il consenso dell'avente diritto, datosi come fatto notorio che le femmine abberlusconiane fanno solo quelle cose lì e per entrare in politica usano solo quella cosa lì, che invece tutte le altre donne sono bbrave e hanno la virtù e quindi si meritano le quote rosa (solo loro! le donne bbràve).
Quindi, 54 bis. Oggetto materiale abberlusconiano. / Non è punibile, ai sensi e per il combinato disposto degli articoli precedenti, chi ha commesso il fatto nei confronti di appartenente al berlusconismo.
Così siamo a posto anche coi maschi e la scriminante ha la massima estensione. (Eleonora V.S.)

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