Un fantasma s'aggira per l'Italia ed è prossimo a diventare il tormentone dell'estate 2013. Non parliamo de lacrisi, non parliamo del grande e promettente ritorno del baratto, del girl sharing o di qualche nuovo talento musicale scoperto da niente popò di meno che Raffaella Carrà. Parliamo della vergognosa quanto ormai temutissima pratica del lanciare l'acido addosso ai propri ex ragazzi, ragazzi mancati, ragazze sbagliate, omosessuali dichiarati e casualissimi signori Nessuno.
Che poi di acido, spesso, nemmeno si muore. Si resta gravissimamente lesi. Senza qualche organo o senza volto. Cose che, se ti mancano, o diventi RoboCop o te lo sogni d'andare in tv. O forse sbaglio?
Poche chiacchiere, il lancio dell'acido si è imposto prepotentemente al centro del dibattito giornalistico fino, addirittura, a scalzare il femminicidio, l'omofobia, lebbanche, il nuovo disco dei Depeche Mode, la dieta della tisana al finocchio e la dieta della pizza, candidandosi ad essere la nuova hit televisiva nonché il punto focale di nuovi eccezionalissimi ed urgentissimi interventi del legislatore penale "d'emergenza".
Come la lampada 606 Beghelli, il legislatore si accende e va in allarme quando l'asticella del panico collettivo supera il livello di guardia (indicato con precisione dall'altezza dell'anellazzo di Barbara D'Urso). E' tutto pronto, i nostri attenti sociologi, esperti di pallone, scollature, tacchi dodici, shatush e gravidanze delle star stanno per collaudare una nuova fattispecie criminosa, possibilmente impreziosita da qualche aggravante, ad esempio nel caso in cui l'inacidito dovesse essere una femmina femminicidiabile.
Per l'occasione, in Parlamento, saranno costretti a mettere da parte importanti disegni di legge sulle sigarette elettroniche, sull'ufficialità della lingua "segnante" utilizzata dai sordomuti e sulla trama dei cubetti nella vera granita siciliana.
La grattamarianna è vera granita? Il limone dev'essere spremuto dal vivo o si possono utilizzare preparati confezionati? Il ghiaccio dev'essere tritato solo con la classica lamina d'acciaio o è possibile aiutarsi con marchingegni elettronici? Lo spessore dei grani potrebbe risentirne, la loro tipica forma poliedrica irregolare potrebbe levigarsi fino a ridursi ad una cremina tutta zucchero e preparato che sa di Mastro Lindo. Il legislatore deve intervenire, ma solo dopo aver provato a raddrizzare gli acidificatori italiani.
Finché la nobile arte dello sfigurare il volto di qualcuno era appannaggio dei musulmani e della loro cultura millenaria fatta di tessuti pregiati, veli, spezie rigeneranti, lapidazioni, danze sexy, teste mozzate e acido in faccia, andava tutto bene. Tutto rientrava nel folklore, negli usi e costumi intangibili di un grande popolo portatore di grandi barbe.
Gli acidi, alla fine degli anni sessanta, facevano venir fuori grandissime canzoni. Il limite, tuttavia, era quello del fermarsi all'assunzione dell'acido giusto. Contrariamente, non avremmo avuto i Pink Floyd, Jefferson Airplane,13th Floor Elevators, Jimi Hendrix Experience, Velvet Underground e via dicendo. Oddio, certi cantautori, a furia di darci dentro, hanno perso ogni barlume di ragione e si sono avvicinati all'Islam. Qualcuno, come Cat Stevens, ha coltivato una bella barba, Joni Mitchell è rimasta la più grande di tutti, ma nessuno di loro, dopo la conversione, ha lanciato l'acido addosso a qualche critico musicale intollerante o al pubblico che vuole sentire i soliti classici vecchi di quarant'anni. Certe cose come gli acidi, chi ha vissuto quegli anni d'oro, non è solito sprecarle.
Dopo questo post di serio impegno civile, consentitemi una battuta di spirito per sdrammatizzare con una chiosa finale. Tutta questa storia impressiona perché gli acidi di cui si parla sono tranquillamente in commercio (per altri scopi) ovunque. Non si tratta, quindi, di vere e proprie armi. Il problema sta nel fatto che non ci si capacita di come sia banale e facile far del male a qualcuno, senza che sia neppure necessario mettere in commercio delle armi da fuoco come fossero patatine. Una evidenza del genere corrode qualsiasi teorema anti-americano riguardante il presunto pericolo derivante dal diritto a possedere armi, sancito dalla Costituzione statunitense. Ecco perché diventa fondamentale spostare l'attenzione delle persone dall'arma impropria all'assurdità del gesto come se fosse un fenomeno "sui generis". Solo a questo è funzionale la qualificazione come "emergenziale" di qualsiasi problema legato a fenomeni che mettono in pericolo la pubblica incolumità e che non siano inscrivibili nel filone delle armi da fuoco o in altri settori "ideologizzati" (come quello delle cosiddette morti bianche). Il pericolo, secondo il pensiero unico statalista, risiede essenzialmente nell'arma vera e propria, tutte le altre cose che ci circondano sono neutre ed inoffensive: da esse non c'è motivo di difendersi. Pertanto, se qualcosa dovesse sfuggire dal controllo dell'ordine costituito, si tratta senza dubbio di un fenomeno del tutto straordinario che dev'essere affrontato e sgominato con uno speciale impegno delle autorità e del legislatore.
E se si provasse a mettere dell'acido nella granita?
RispondiEliminaGomb l'8.
RispondiEliminaDavvero hanno parlato dell'album dei Depeche Mode? Cavolo, continuo a perdermi il meglio della tv.
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