mercoledì 16 gennaio 2013

Dal banchetto di Fermare il Declino a Bari (secondo eposodio)


Continua la serie di incontri ravvicinati con i baresi, al banchetto di Fermare il Declino (qua il primo episodio).

Q:-Stiamo raccogliendo le firme per Fermare il Declino. Ci vuole dare una mano?
[non risponde nulla, in silenzio mi guarda negli occhi, mi porge la mano, glie la stringo, si allontana e si perde nella folla.]

[qui siamo in due, io, Q1, e un mio amico, Q2, che approcciamo un signore sulla sessantina corpulento, cappello, occhiali con la cordicella che passa dietro il collo, in cappotto e con al braccio quella che probabilmente è la moglie]
Q1:-Salve, vuole aiutarci a presentare le liste di Fermare il Declino a Camera e Senato?
A:-Certo, ci mancherebbe, ho un grandissimo rispetto per Giannino. Ma le devo dire una cosa. Io sono incazzato nero con voi. Si, con VOI. [ci porge l'indice accusatorio]
Q2:-E perchè? [con grande sbigottimento]
A:- Mi stia a sentire. Quanti anni ha lei?
Q2:-Trentatrè.
A:-Ecco, appunto. Quello che sta facendo adesso, lo avrebbe dovuto star facendo sin da quando di anni ne aveva ventitrè. Perchè non l'ha fatto? Ecco, lei è stato complice del declino.
[il resto della conversazione è notevole solo perchè l'uomo sembrava totalmente noncurante del fatto che accusare d'inerzia chi raccoglie le firme mentre si gironzola per la strada dei negozi baresi è un po' un'aporia]

-Una firma? Non so scrivere, mi dispiace.

A:-Nooo, non posso firmare. Io so' di destra... [espressione facciale sognante] ...io voto solo a uno.
[non oso chiedere perchè ho già intuito la risposta, poi mi decido]
Q:-...Cioè?
A:-Voto a lui. A Silvio.

-Firmare per voi? Io so' di Grillo alla grande! lasciate perdere a questi qua! nu' nge dobbiame tagghià le gamme a tutte quante! Grillo è solo 'no sciomèn, messo là pe' fa' spettacl'... ma noi li dobbiamo mettere in difficoltà!
[per i non addetti ai lavori, la frase in dialetto significa "gli dobbiamo tagliare le gambe a tutti quanti", ovviamente]

-No. Devono andare a morire tutti. Il sistema deve morire.

A:-Nono, per Giannino assolutamente no.
Q:-Perchè, se posso cheidere?
A:-Perchè è 'no stronzo.

A:-Giannino è stato assolto ieri.
Q:-Come assolto ieri? Da cosa?
A:-Un processo sugli scandali dell'ospedale. Adesso non mi ricordo cosa, con precisione, ma fidati: l'ho letto.
Q:-Ah, ecco.
[riferita]

[il clou della serata. qui siamo in tre, di cui uno è Q3, e ci avviciniamo a un signore bassino, con un giubbotto e un cappello di lana neri, gli chiediamo delle firme]
A:-Noooooo io sono per la lotta armata. Non credo in queste cose.
Q:-Come per la lotta armata, scusi?
A:-Eh. State parlando con uno degli ultimi brigatisti rimasti. Gli altri sono a Trani.
[ci guardiamo negli occhi, pensiamo ci stia prendendo in giro, scettico rispondo]
Q:-Ah davvero?
A:-Certo. Anzi, a proposito, sto cercando di ricreare un gruppo di persone che si dedichino alla lotta armata, secondo me l'unico modo è andare a mettere le bombe al parlamento. Con la strada che seguite voi non cambia nulla! Niente! Dovreste venire con me.
Q:-Mi dispiace, ma cerco di essere non violento. Non apprezzo molto i metodi delle Brigate rosse.
A:-E lo so, abbiamo fatto degli sbagli. Secondo me, guardate, il più grosso errore che abbiamo fatto è stato quello di prendere Moro. Dovevamo prendere Andreotti, dovevamo.
[a questo punto dalla mimica capiamo che fa sul serio, a stento tratteniamo le risate]
Q:-Mi scusi, ma non sono riuscito a rimanere serio. Ma quindi lei ci vuole davvero coinvolgere nella lotta armata?
A:-E certo, ve lo sto dicendo.
Q:-Capisco. Ma qua siamo più o meno tutti liberali, penso che il dialogo sia proprio impossibile.
A:-E te credo. Vi si vede in faccia che siete figli di borghesi, con quelle facce pulite. Mica siete del popolo, si vede che i vostri genitori hanno i soldi.
Q3:-Scusi, ma mio padre ci ha un mutuo di trecentomila euro da pagare, non siamo molto ricchi.
A:-Eh e di sicuro guadagnerà altri trentamila euro al mese! Voi siete benestanti, con voi non si va da nessuna parte! Arrivederci.



Ringrazio Orazio A. per il suo secondo prezioso contributo su Brownies. Per il primo, clicca qua.


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