domenica 24 febbraio 2013

Tipi da seggio



E' una scuola elementare ma, per l'occasione, è blindata e trasformata in un punto nevralgico dell'esercizio della democrazia italiana. Atmosfera frizzantina, gente visibilmente eccitata o agitata che cammina fumando e descrivendo traiettorie regolari e geometrie complesse. Tutti con il volto che sembrava voler dire "Da questo momento dipende il resto della mia vita". Insomma, come  davanti alla Snai.

Nei giorni d'elezioni funziona tutto così, le scuole diventano il luogo dove anni ed anni di mobilitazioni, manifestazioni, indignazioni, girotondi ed intercettazioni finalmente si concretizzano in una Ics

Sono andato ad esercitare il mio diritto dovere di elettore. E' stato bellissimo, perché ho trovato tutti i più "tipi da seggio" che mi aspettavo. 

Ci sono diversi posti di blocco con poche persone in giacca e cravatta radunate che si sprecano in  occhiolini, strette di mano energiche ed altri segni di complicità di vario genere. E' evidente che si tratta dei galoppini del candidato cittadino favorito nelle liste. Il loro unico argomento di campagna elettorale in due mesi esatti è stato quello del campanilismo, con slogan tipo "fai vincere la tua città". Contenti loro.

Superati i "posti di blocco", sulla porta trovo un amico che poi è il capo del comitato di Rivoluzione Civile - Ingroia del mio paese. Gli dico che spero che i compagni non arrivino perché tutti a letto con una gamba rotta. Lui mi risponde che gli porto fortuna, l'ultima volta che gli ho augurato tutto il male possibile è andata alla grande con il partito. 

Entro e mi metto in fila davanti alla mia sezione. 

Tra tutte le persone presenti, alcuni erano immediatamente distinguibili, con le facce corrugate da espressioni cattivissime, qualcuno si lascia sfuggire persino una o due bestemmie. Tanta era la tensione che sembrava di essere bloccati nel traffico, ma questi non erano insofferenti della coda, al contrario, erano fieri di scalpitare e mostrare il loro gesto di sfida. Strisciano lo zoccolo sul pavimento, si piegano e sputano fumo dal naso inanellato, emettono versi bestiali, tengono stretto il documento d'identità e ogni tanto non ce la fanno più e mimano il gesto del tirar calci. Così, nel vuoto. Non vorrei dare giudizi avventati ma tutti questi esemplari dovrebbero essere gli elettori del Movimento 5 Stelle, campioni assoluti dell'air kicking. Ne fermo uno e gli chiedo che ore sono. Lui mi risponde: "E' l'ora di prenderli tutti a calci nel culo e aprire il Parlamento come una scatoletta di tonnooo, svegliaaaaaa!!!!1"

Con una gocciolina d'imbarazzo disegnata sulla mia testa mi allontano e vedo un folto gruppo di gente normale. Erano tutti giusti, si facevano domande retoriche e si rispondevano tra loro "Giusto!" o "Siamo l'Italia Giusta" senza nemmeno attendere la risposta dell'interlocutore. Tutti fieri dei loro occhialini tondi da maestrino o da maestrina. Non ne conosco nessuno, ma sono quelle tipiche persone che vedi ovunque tutto il giorno, perché non hanno di meglio da fare. Parlano della partita di stasera, ovviamente tifano la squadra della maggior parte degli italiani, la Juve. Gufano contro il Milan. Parlano per ore di calcio senza prendersi a ceffoni. In quel momento mi sono rallegrato. Un po' di gente del PD tra le palle è il miglior spot elettorale a favore degli altri. 

Poco prima d'entrare in aula scorgo un paio di persone in fila con in mano una busta da lettera. Una di loro si avvicina al presidente di seggio chiedendogli: "ma l'IMU da restituirmi lo tenete dentro queste due scatolone? Io ho portato la lettera che mi è stata spedita". Il presidente, con molto garbo, risponde al signore che non era quello il luogo e il momento adatto per la restituzione. Intanto l'uomo con la busta da lettera in mano continuava a scambiare le urne per forzieri contenenti montagne di denaro. Dopo il voto, comunque, né lui né gli altri se ne volevano andare senza i soldi dell'IMU. Si è reso necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Secondo voi queste persone chi hanno votato? 

Poco prima di me un gruppetto di persone con strani copricapo di carta stagnola ha chiesto di far verbalizzare la loro volontà di non votare. Il presidente, col solito garbo, risponde "Non potevate restare a casa come fanno tutti gli astenuti normali?". Ma loro rispondono, quasi all'unisono "Noi vogliamo far verbalizzare i motivi della nostra astensione: il signoraggio, la banca centrale, il nuovo ordine mondiale, la sovranità monetaria e l'alta finanza". Il presidente finge di appuntare tutto, poi li saluta. Loro, pienamente soddisfatti, provano ad andarsene col teletrasporto. Cose simili richiedono concentrazione. Non ci riescono, però uno di loro si caca addosso per lo sforzo.

Non vi dico che spettacolo offrono gli annullatori delle schede. Ogni tanto si vede qualcuno che s'addormenta in cabina, per poi vederlo uscire con la scheda piegata ma umida o gocciolante. Oddio, visto che la nuova linea guida del Movimento 5 Stelle è di leccare matita e scheda per assaporare la vittoria, non mi stupirei se l'umidità fosse dovuta alla saliva. 

Un attimo prima d'entrare nella mia cabina incrocio lo sguardo di un altro tizio che stava per fare la stessa cosa. Mi blocca e mi dice "Cosa guardi? Mi vuoi distogliere dal mio diritto dovere di voto? Vuoi impedirmi di votare? Ho capito cosa vuoi fare, vuoi comprarmi! E' voto di scambio questo! E' voto di scambio!". All'uscita della cabina ho visto che aveva già preso le mie generalità per denunciarmi. Non so voi, ma io penso che si trattasse di un tipo da Rivoluzione Civile.

Altro aneddoto interessante. Prima d'uscire mi faccio un giro nell'istituto e vedo tanti esempi d'umanità varia, finché non incontro una comitiva di bulletti. Avanzavano con fare spavaldo. Uno di loro mi chiede se ho votato Fare per Fermare il Declino. Io rispondo. A quel punto iniziano ad entrare in competizione con me ed anche tra loro, perché alcuni dicevano di aver votato Fare più di altri. Per farla breve, li ho lasciati che si dicevano frasi del tipo "Io ho messo tre croci sul logo di Fare", "Io invece ho calcato così tanto che ho quasi squarciato il foglio", "Io ho usato le linee della croce come sistema di assi cartesiani ed ho svolto uno studio di funzione". L'arietta non era delle migliori, allora ho preso immediatamente le distanze prima che iniziassero a volare i ceffoni. Ovviamente, il solito elettore di Rivoluzione Civile osservava e intercettava tutto da lontano, svolgendo indagini su tutti i delitti (anche solo in forma tentata) che si stavano consumando all'interno di quel gruppo.

Mi fermo all'entrata della scuola per vedere se si avvicinava qualche squadrone di ragazze mezze nude in vena di proteste. Ma niente da fare. Tempo sprecato.

Mentre facevo ritorno a casa, immediatamente fuori dall'istituto, incrocio un nutrito gruppo di vecchi amici che non vedevo da circa sei anni, coi quali ho felicemente banchettato e sbevazzato. Stranamente nessuno di loro mi ha risposto al saluto. Non sono cattivi, non ce l'hanno con me, sono semplicemente smemorati, rimuovono tutte le persone con cui pranzano e cenano, sono i tipici elettori di Sinistra Ecologia e Libertà. 


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