venerdì 21 dicembre 2012

Profezia maya? Gli alieni vengono solo a far gli auguri a Monti



Anche se predetta già dai maya un botto di anni fa, la venuta degli Ufi è in netto ritardo, il loro atterraggio era previsto già per il vertice del Partito Popolare Europeo. Mancavano solo loro e mia nonna, infatti.

Il messaggio che gli extraterrestri devono dare al mondo tra poche ore è forte e chiaro: Mario Monti, dopo aver convinto tutti i governi del pianeta, dando lustro all’ormai compromessa credibilità internazionale dell’Italia, ha pienamente conquistato i anche cuori degli alieni di tutto l’Universo, ragion per cui anche loro intendono far sapere al popolo italiano che la via migliore per salvarsi è senz’altro un Monti Bis.
Pronte già 200.000.000 copie dei principali giornali alieni in cui si paventa il ritorno di Berlusconi, con grande preoccupazione e con estremo sconcerto, per via dei suoi trascorsi con la giustizia che hanno indignato la sensibile quanto gassosa popolazione di Saturno. Economist, in confronto, ci è andato leggerissimo: esiste una sorta di Quattroruote alieno che ha persino detto che Berlusconi dovrebbe essere usato come bambolotto per i crash test degli Ufo.
Gli extraterrestri hanno apprezzato la sfilata di riforme montiane, la serietà, la competenza, nonché i grandi sacrifici messi a punto dal governo italiano. Tant’è che stanno pensando di acquistare un sacco di titoli di stato da distribuire per l’Universo. Si fidano molto, dicono che, da qualche parte nella galassia, c’è una nostra ministra che è diventata una sex symbol, protagonista di tanti calendari (maya) che sono la fine del mondo.
Particolarmente apprezzata è la ventata di liberalizzazioni culminata con la riforma forense, finalmente approvata dopo un secolo in cui nessuno aveva avuto il coraggio di pensare ad una cosa così sfacciatamente corporativista. Adesso il sogno è realtà, nel silenzio di Catricalà -finalmente al governo- e degli ultras della libertà economica e dei nemici dei monopoli che tanto supportano e sostengono i successi di questa meravigliosa stagione di riforme.
Pensata e coccolata dal governo Berlusconi, questa riforma ha man mano fatto tenerezza anche all’opposizione, che ha affettuosamente ritirato tutti gli emendamenti, in punta di piedi. Gli indignati di professione, in questa materia, hanno preferito fare un sonnellino. Hanno preferito lasciar fare. I fans del laissez faire, dal canto loro, non hanno avuto nulla da ridire, e continuano a vedere liberismo montiano da tutte le parti, forse su Marte.
Ci voleva il governo più qualificato dal dopoguerra per consentire l’approvazione di una riforma così illiberale e palesemente contraria ad ogni forma di libertà economica, da essere soprannominata “riforma killer”. Questo, per il suo amore incondizionato per i giovani avvocati o comunque per chi intende affacciarsi alla professione. Un atto d’amore del genere può essere superato solo da un raggio laser sparato in pieno volto. Su questo, ritengo che i consigli degli alieni potranno essere molto utili.
Il governo ha calendarizzato solo questa legge per quel che rimane della legislatura. Ha messo da parte gli accorpamenti alle province ed altri mille straordinari provvedimenti che hanno fatto da protagonisti delle prime pagine dei giornali, per dare spazio ad un “regolamento di conti” con le nuove generazioni (così choosy) che passerà certamente in sordina in Italia, ma non nel resto dell’Universo, dove già festeggiano per la grande conquista.
Qualche esserino verde proveniente dallo spazio si è chiesto se sia una riforma classista, che serve a cristallizzare gli affari di qualcuno, la priorità per la giustizia in Italia.
Evidentemente si, se si è scelto di finire così in grande stile la legislatura.
La cosa paradossale è che qualcuno sulla Terra è ancora convinto che interesse generale, in questo momento, sia pensare al funzionamento della giustizia e non al perpetrarsi di una vera e propria casta.
Gli alieni non sanno e non ne vogliono sapere d’amnistia. Pensano che i tribunali funzionano benissimo, che i processi sono svelti ed efficienti, e se c’è qualcosa che non funziona bene, è solo per colpa del giovani avvocati. Pensano che i processi si svolgano ordinatamente e senza intoppi, ignorano l’amnistia silenziosa delle prescrizioni quotidiane, e sono dannatamente convinti che la certezza del diritto consista nell’intransigenza e nella miopia di chi pensa che le faccende dei carcerati riguardino soltanto chi sta dietro le sbarre. Magari, nemmeno conoscono Marco Pannella o sono tipi che dicono“che palle, un altro sciopero della fame… e la notizia dov’è?”. Se fossero al corrente di queste cose, non sarebbero mica “alieni”.

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