mercoledì 1 agosto 2012

Prime conseguenze politiche della cottarella estiva Vendola - Casini


Torre di Babele 2.0: il nuovo centrosinistra.
Tra chi parla tanto aulico da rasentare il nonsense (naturalmente per rappresentare meglio il popolo, la gente comune), chi è stato strappato dal cast di Amici Miei (mentre faceva qualche scherzone) e chi ha un italiano direttamente proporzionale al suo garantismo, per Pierferdinando Casini sarà un’impresa titanica riuscire a capire i messaggi -per così dire- in codice dei suoi alleati.
Risate assicurate.

1) Nei primi sondaggi risulta che SEL perde l’ 1,5% di voti, tutti in pasto a Paolone Ferrero.
2) …e a Grillo.
Ma bravo, mio caro Narratore, che voti di qualità ti eri accaparrato! Ti posso dire che perderli è meglio che trovarli? 
3) I programmi di promozione del panorama musicale pugliese proporranno eventi pure nelle parrocchie.
4) Le Fabbriche di Niki diventeranno gli Gli Oratori di Don Nicola.
5) Se “il liberismo è il diavolo”, come dice il nostro Papà Castoro, e chi non è un veterocomunista deve “convertirsi”, allora mi pare di essere nel set di un film di Don Camillo in cui lo stesso prete che parla con Gesù fa anche la parte di Peppone. Si sa, personalità del genere si prestano sempre a più parti, più ruoli. Come al circo.
6) Io, del resto, ho sempre avuto una certa simpatia per il diavolo. 
7) Ora il mitico Granata propone una coalizione FLI - IDV (che, naturalmente, nel frattempo ha fatto lite con la ricostituenda Unione di Prodi) con Fini candidato premier.
8) Di conseguenza, mentre a sinistra organizzano l’esercito di Franceschiello pure di vincere le elezioni e presentarsi tutti compatti per divorare di tasse gli italiani, la destra (e soprattutto l’insieme degli ex elettori di centrodestra) si frantuma in un modo imbarazzante:
- c’è chi vuole fermare il declino,
- chi scopiazza male (ma, soprattutto, si sveglia troppo tardi!),
- chi demolisce tutto e tutti con argomenti risibili, tipo che la parola “Manifesto” se non la usi come aggettivo è troppo “di sinistra”. L’importante è fare la guerra ai mulini a vento, in modo da riuscire a perdere sempre al fine di poter delegittimare chiunque riesca a governare. Così è più facile essere felici e fieri di non pagare (e non far pagare) le tasse.
A questi si aggiungono i gruppetti più o meno estemporanei di formazioni tra il neofascista, il postfascista ed il criptofascista. Allegria!
Almeno, però, tenere Di Pietro e Granata dalla stessa parte può evitare a molti qualche imbarazzo.
Paul è vivo, come Berlinguer
Paul è vivo, come Berlinguer

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