mercoledì 18 luglio 2012

Il ritorno della giustizia ad orologeria (rumore di niente)


Caro Oscar Giannino, ti voglio tanto bene e mi piace ascoltarti, ma non posso farlo ogni mattina, se no rischio di gettarmi dall’auto in corsa per farla finita. Per questo oggi ho provato a fare un giro tra altre frequenze radiofoniche. 

Mezzora di pippone di intervista ad Edward Norton solo per giustificare come mai si è prestato ad una parte da cattivo in un sequel (per giunta privo degli attori originali) di un noto film sparatutto, in uscita -presumo- nella prossima stagione cinematografica. Ha detto che non è come 007, è una storia che pone l’attenzione del mondo sull’addestramento dei soldati per renderli guerrieri perfetti. Altro che James Bond. Grazie Edward, che nobili motivazioni hai.
Su una radio meno radical chic, diciamo pure una radio tra il nazional popolare e il ricottaro, c’era una conduttrice che faceva telefonate d’auguri porgendo messaggi inviati dagli ascoltatori. Collezioni interminabili di frasi fatte. Mamma sei il nostro faro nella notte, la coperta che ci scalda d’inverno. Un tizio si scusa con suo cognato per non essere stato al suo matrimonio. Caro Cataldo, ho avuto da fare, diglielo tu a tua moglie. 
Terza frequenza radiofonica. Il tormentone estivo (http://www.youtube.com/watch?v=IAsjjSkaWVc). Tacatà. Ho cambiato subito, non avevo i requisiti d’onorabilità per girare con una cosa del genere in auto (nella fattispecie, è considerata condizione necessaria l’aver riportato condanne in via definitiva / procedimenti pendenti quantomeno per reati p. e p. ex artt. 416 / 416 bis c.p. / 74 D.P.R. 309/90). 
L’avevi creduto davvero…

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