sabato 12 gennaio 2013

Alla Corte dell'Altissimo

La lista Monti ha incorporato tutti i "tipi" possibili. La sportiva, l'imprenditore, l'uomo di colore, il devoto, il giullare, il secchione, il gay. Un po' come il Grande Fratello. Quindi, appena li rinchiudono insieme, inizieranno tutti a fare sesso in accoppiamenti casuali?

Ma basta questo a rendere "rappresentativo" un partito? La sintesi di questa strana pratica spirituale e comportamentale che è la democrazia è una sorta di esercito di Spice Girls, ciascuna con la propria rappresentazione di un "tipo" (Sporty Spice, Scary Spice, Ginger Spice, Baby Spice...)? Basta prendere persone che provengono da mondi opposti per garantire la composizione degli interessi? Quindi cosa c'è di diverso tra questo modo di scegliere la classe dirigente e la lotteria o il pacco a sorpresa della lista Grillo? Di quest'ultima non sappiamo assolutamente nulla, però la sua distanza dagli altri partiti, in termini di prevedibilità del risultato, è breve.

La differenza tra il centro di Monti ed il partito di Grillo non sta nell'1% che li separa nei sondaggi ma nel fatto che quest'ultimo può fare accordi solo con Casa Pound, che conta meno di niente. In buona sostanza, votare il Professore è come non dichiarare una preferenza sulla destinazione dell'otto per mille; votare il comico, invece, è come destinarlo a Scientology.






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